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La figlia piange, la getta contro il letto: muore dopo 14 anni ma il padre non è colpevole di omicidio

Dean Smith e sua figlia Maisie

La figlia di un mese piange e Dean Smith la getta contro il letto: Maisie muore dopo 14 anni ma il padre non è colpevole di omicidio volontario

Orrore nel Regno Unito, dove accade che la figlia di un mese di un uomo processato piange, lui la scaglia contro il letto e la bambina muore dopo 14 anni per la condizione innescata da quella violenza, ma il padre non è colpevole di omicidio volontario. Solo omicidio colposo, questa la chiave procedurale di volta della condanna per la morte della piccola Maisie Newell

Figlia contro il letto perché piangeva: le lesioni, la disabilità e l’omicidio

La ragazzina venne ferita nell’agosto del 2000 da suo “padre”, Dean Smith, oggi 46enne: l’uomo la scagliò con violenza contro una branda di legno e le cagionò ferite tali per cui la bambina ebbe una forma di disabilità grave che l’avrebbe tormentata per 14 anni, fin quando la bambina non morì dopo una vita d’inferno innescata da quel gesto brutale di suo padre. 

Piangeva troppo, perciò lanciò “la figlia” contro il letto: un omicidio “a scoppio ritardato”

E lo storico processuale è agghiacciante: la notte di quel crimine Dean, esasperato all’interno dell’appartamento a Edgware, un sobborgo di Londra, aveva perfino avvertito la madre di Maisie di non provare a lasciarlo “con un fottuto bambino urlante per ore”. Poi era successo l’irreparabile: Maisie aveva iniziato a piangere e l’uomo, in un raptus di violenza, l’aveva lanciata contro il lettino.

La testa della figlia contro il letto, poi una birra: ma non è stato omicidio volontario

Poi si era acceso una sigaretta, aveva bevuto una birra e si era messo a giocare alla Play Station mentre la piccola giaceva a terra, necessitante di cure immediate che forse le avrebbero impedito di accusare il colpo in maniera così grave e ritrovarsi predisposta al decesso anni dopo. Dean Smith è stato si condannato, ma per omicidio colposo, l’accusa di omicidio volontario non ha invece retto la prova d’aula ed è caduta.