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Lambrenedetto XVI, paladino su YouTube, contro i rifiuti in provincia di Milano

Lambrenedetto XVI

Si chiama Lorenzo Lambrughi, ma dal grande pubblico della rete è ormai conosciuto come Lambrenedetto XVI. Nel suo video più recente denuncia l'abbandono di rifiuto per strada, vicino Milano.

Lambrenedetto XVI è molto conosciuto da tutti coloro che lo seguono sul suo canale YouTube. Diventato eroe locale – e non solo ! -, contro le ingiustizie, viaggia per far conoscere attraverso le sue denunce soprusi, ingiustizie e situazioni di emergenza e di degrado. Come il suo ultimo video, in cui mostra ai suoi utenti il vergognoso abbandono di rifiuti in provincia di Milano.

Nel video, pubblicato ieri sul suo canale suo canale YouTube e sulla sua pagina Facebook, Lambrenedetto XVI mostra ciò che si può trovare per le strade del nostro Paese: un mucchio di rifiuti maleodoranti. Dopo una desolante panoramica su sacchetti mezzi aperti, vecchi mobili, materassi, pattume delle più varie specie e dimensioni, si chiede come possa essere possibile un tale degrado.

Ma non è finita qui! Dopo aver lasciato intendere che lo scempio si trovi a Napoli, in una delle strade fuori città che conducono al capoluogo campano, la sorpresa! Non siamo affatto nella città partenopea, no! Si intravede un cartello e si capisce qual è il luogo: una strada vicino Milano.

Ecco, allora, che il suo urlo: “Napoli, Napoli, Napoli!”, si trasforma immediatamente: “Napoli, Napoli, Napoli, peccato che non siamo Napoli, siamo in Lombardia, siamo in provincia di Milano, su una strada principale! Vergogna, vergogna, vergogna!”.

Lambrenedetto XVI

Qualche informazioni in più su Lambrenedetto XVI, quello che racconta di sé

“La mia passione per i viaggi mi ha portato a conoscere molti paesi esteri. L’obbiettivo dei miei video è quello condividere la mia esperienza di viaggio, mostrandone i tanti aspetti sociali e positivi per essere da supporto a tutte quelle persone che vogliono conoscerli meglio. Molti miei video sono di raffronto con l’Italia perché vorrei che anche qui prendessimo e copiassimo queste positività.”.

C’è da dire che non si è preso un compito facile, ma oramai calato perfettamente nel suo ruolo, Lambrenedetto XVI riesce a svolgere la sua mansione di “difensore della giustizia” con grande scioltezza. A lui piace viaggiare, scoprire l’Europa e conoscere usi e costumi dei tanti popoli che compongono il Vecchio Continente: “Bastano pochi soldi, abito a pochi chilometri dall’aeroporto di Orio al Serio e con i low cost e gli ostelli si può viaggiare molto e a poco prezzo.”.

Lambrenedetto XVI

Chi è Lambrenedetto e come nasce

Le origini del fenomeno Lambrenedetto si collocano nel 2012. Proprio in quell’anno, infatti, Lorenzo aveva pubblicato su YouTube per gioco un suo video amatoriale. Si trattava di una clip della durata di 10 minuti circa, girata con uno strumento amatoriale e quindi di bassa qualità. Nei 10 minuti di trasmissione web Lambrenedetto muovendosi tra gli scaffali di un supermrcato tedesco metteva in risalto le differenze di prezzo tra i prodotti in vendita nella nostra nazione e quelli proposti nella zona tedesca del Baden-Württemberg, dove appunto si trovava in quel periodo. Il confronto, è bene evidenziarlo, era fatto “ad armi pari”.

Ad essere paragonati tra loro erano infatti prodotti di qualità, nessuno stratagemma quindi, nessun confronto tra discount e boutique, ma la foto reale di un disallinamento del costo della vita. Il pubblico ha subito apprezzato questa sorta di “reality-price” con protagoniste l’Italia e la Germania e Lambrenedetto, dal suo canto, è andato avanti con i suoi video-denuncia non deludendo il suo crescente pubblico.

Dopo il confronto sul caro-vita al supermercato, Lorenzo è andato avanti nella sue indagini, e ha paragonato così i costi e la qualità di altre attività: acquistare una macchina, riparare una gomma, acquistare medicine, fare il pieno alla macchina, affittare casa; ma anche trovare i servizi igienici puliti all’autogrill.

Il tutto attraverso più di 200 video postati sul suo canale YouTube, però se volete seguirlo ha una sua pagina Facebook, un sito personale, e un blog in cui parla di se stesso e cura – anche! – personalmente il suo merchandising.