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Le Iene, il mistero del caso Poggi, parla il supertestimone: "18 anni fa non fui ascoltato"

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Il 20 maggio su Italia 1, Le Iene mostrano l’intera intervista al supertestimone, le chiamate mai ascoltate della madre di Sempio e gli audio esclusivi di Paola Cappa.

Un supertestimone dimenticato, registrazioni mai rese pubbliche, e dettagli che potrebbero riaccendere i riflettori su uno dei casi più discussi degli ultimi anni. Nella puntata del 20 maggio, Le Iene tornano sul caso Poggi con materiali esclusivi: il racconto integrale di un supertestimone che sostiene di non essere mai stato ascoltato 18 anni fa, le telefonate inedite della madre di Andrea Sempio e gli audio mai sentiti della sorella di Stefania Cappa, Paola.

Un viaggio tra omissioni, voci rimaste nell’ombra e nuove domande in cerca di risposte.

Le Iene, nuove ombre sul caso Poggi, parla il supertestimone

Il servizio curato da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, trasmesso in prima serata su Italia 1 martedì 20 maggio, si è concentrato su una testimonianza finora sconosciuta e su una serie di telefonate mai rese pubbliche della madre di Andrea Sempio, recentemente indagato nel caso Poggi. Il servizio include anche alcuni messaggi vocali di Paola Cappa, indirizzati a un amico, relativi all’omicidio di Chiara Poggi.

Lo faccio perché sono un cristiano credente che si porta questa ragazza nel cuore. Lo faccio per lei, degli altri non me ne frega niente”, spiega l’uomo che decide di rivelare alcune informazioni.

Il protagonista del racconto è un testimone, il quale ha riferito all’inviato di aver avuto, poco dopo il delitto, un incontro in ospedale con una donna residente a Tromello, vicina di casa della nonna materna delle gemelle Cappa. Secondo quanto riferito, la donna gli avrebbe raccontato di aver visto Stefania Cappa in uno stato di agitazione mentre cercava di entrare nella vecchia abitazione portando con sé una borsa pesante.

Le Iene, nuove ombre sul caso Poggi, parla il supertestimone: “18 anni fa non fui ascoltato”

Il testimone ha spiegato che la sua versione dei fatti è emersa solo ora perché, all’epoca, a suo dire, non ci sarebbe stata la volontà di ascoltarlo.

“Dissi all’avvocato della famiglia Poggi, Tizzoni, che avevo avuto delle notizie sulle Cappa, ma lui mi disse che l’inchiesta su Stasi era già in corso e non si potevano sovrapporre le due cose. Non ha voluto sentire la mia testimonianza, da quel momento non ha voluto approfondire niente”, sostiene il testimone.

Nel secondo incontro con l’inviato, il supertestimone ha ribadito che Stefania appariva in stato di panico e che portava con sé un borsone; ha anche menzionato un rumore proveniente dal fosso, come se qualcuno vi avesse gettato qualcosa. Ad oggi, nessuno è in grado di confermare la sua versione: i potenziali testimoni sono tutti deceduti.

Le Iene, nuove ombre sul caso Poggi: la telefonata della madre di Sempio

Tra i materiali inediti mandati in onda, figura anche una serie di telefonate tra la madre di Andrea Sempio e l’inviato Alessandro De Giuseppe. Prima che il coinvolgimento del figlio diventasse di dominio pubblico, la donna si sarebbe rivolta alla redazione de Le Iene per respingere le accuse nei suoi confronti.

“Questo è un paesino dove la gente spettegola ma quando ci sono le cose da dire non si dicono. Ci sono tante, tante cose che non tornano. La gente di Garlasco le ha notate tutte”, avrebbe detto la donna.

La madre avrebbe inoltre fatto riferimento a una presunta testimone, la quale avrebbe assistito, il giorno precedente all’omicidio, a una lite sospetta tra Chiara Poggi e una cugina, ma che non avrebbe mai riportato quanto visto né alle forze dell’ordine né ad altri. “In pochi credono davvero che Alberto sia l’assassino“.

Le Iene, nuove ombre sul caso Poggi: i messaggi della cugina Cappa

Nel servizio sono stati trasmessi anche alcuni messaggi vocali di Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi, relativi al caso. Nei giorni precedenti era emersa la notizia secondo cui Paola, sorella di Stefania, avrebbe inviato un SMS con la frase: “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”.

Secondo quanto ricostruito, il presunto destinatario del messaggio — un ex amico di Paola — avrebbe deciso di consegnare spontaneamente a Le Iene centinaia di messaggi e audio scambiati con lei, la maggior parte dei quali incentrati sulla vicenda. Tuttavia, nel materiale esaminato, quella frase non risulta presente, né nei messaggi scritti né nei vocali.

“Guarda io non ho mai aperto bocca, però arriverà il giorno che la apro. Voglio essere pagata fior di milioni… però dirò tutto, tutto, tutto, tutto”, si ascolta invece in uno dei messaggi di Paola Cappa.