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Lega e M5S: "Trovato accordo", Conte convocato al Colle

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Cottarelli ha rimesso il mandato. Lega e M5S possono formare un governo politico. Giuseppe Conte sarà al Quirinale alle 21.

Dopo giorni in cui l’Italia ha assistito a una breve crisi politica, istituzionale e finanziaria, le ultime ore sono state decisive per la formazione di un nuovo governo, che sembra ormai in procinto di vedere la luce. Dopo un nuovo accordo tra Lega e M5S, Giuseppe Conte è atteso alle 21 al Quirinale.

Le parole di Cottarelli

Carlo Cottarelli, Presidente del Consiglio incaricato, è stato convocato al Quirinale alle 19. Ha rimesso il mandato, come annunciato dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Zampetti. Dopo un breve colloquio con Sergio Mattarella, Cottarelli ha rinunciato al ruolo di premier di un governo tecnico, il cui compito principale sarebbe stato quello di accompagnare l’Italia al voto. “Come sapete, negli ultimi giorni è astata riaperta e si è concretizzata la prospettiva di un governo politico. Non risulta quindi più necessario formare un governo tecnico e ho rimesso al Presidente della Repubblica il mandato che mi aveva conferito- ha dichiarato Carlo Cottarelli- E’ stato per me un grande onore lavorare al servizio del paese, anche se soltanto per qualche giorno”. Dopo aver ringraziato le persone che avevano accettato di far parte dell’esecutivo che sarebbe stato da lui presieduto, l’ex Commissario alla Spending Review ha aggiunto: “Il formarsi di un governo politico è di gran lunga la migliore soluzione per il paese, anche perché evita l’incertezza che deriverebbe da nuove elezioni”. Infine Cottarelli, sorridendo, si scusa con i giornalisti presenti per essere stato “molto silenzioso” con loro nei giorni scorsi. Scoppia un applauso in sala stampa, totalmente inusuale in queste circostanze.

La svolta

La svolta che ha portato agli eventi che stiamo vivendo è arrivata ieri. Luigi Di Maio ha proposto al professore Paolo Savona di fare un ‘passo di lato‘: l’economista cioè non avrebbe ricoperto il ruolo di Ministro dell’Economia, come previsto in precedenza, in un ipotetico governo Lega-M5S. L’esponente pentastellato ha quindi riaperto la possibilità di formare un esecutivo ‘politico’, con una maggioranza in Parlamento, ma a due condizioni: un incarico ministeriale per Savona, anche se non al Mef; il sostituto del professore deve avere la “(…) stessa caratura intellettuale e la stessa capacità di contrattazione a livello europeo dei margini di bilancio”. Fonti informali del Colle hanno riferito che la possibilità sarebbe stata valutata con attenzione. Matteo Salvini ha commentato, una volta venuto a conoscenza degli ultimi sviluppi, “Ci penserò”. Nella mattinata del 31 maggio, le agenzie di stampa hanno riferito che il Segretario della Lega, annullati gli impegni presi in precedenza, sarebbe rimasto a Roma. Nel primo pomeriggio Salvini e Giorgia Meloni si sono incontrati. “Ho sentito molte in cose in queste ore ma ci tengo a precisare che Fratelli d’Italia non ha mai chiesto poltrone o di entrare nella squadra di governo. Per patriottismo abbiamo detto che avremmo dato una mano perché l’Italia è sotto attacco e non ci possiamo permettere di votare a luglio, ma non abbiamo mai chiesto posti di governo” ha chiarito Giorgia Meloni alla stampa. Le sue parole sono state riportate dall’agenzia Ansa. Nei confronti della leader di FdI pesa il veto del M5S.

Conte atteso al Colle

Successivamente Matteo Salvini e Luigi Di Maio si incontrano, insieme a Giuseppe Conte. La lista dei ministri da presentare al Quirinale viene corretta, in modo da risolvere la spinosa questione dei giorni scorsi: al Ministero dell’Economia Giovanni Tria, professore ordinario di Economia Politica all’Università Tor Vergata di Roma; agli Esteri Enzo Moavero Milanesi; Paolo Savona agli Affari Europei. Salvini e Di Maio, in una breve nota congiunta, affermano di aver trovato un accordo politico. Il Quirinale convoca Giuseppe Conte.