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Valentina Nappi sul set con Rocco Siffredi: "Mi sentivo bene"

attori a luci rosse

In un'intervista per il programma La Zanzara a radio24, Valentina Nappi ha raccontato la sua prima volta sul set con Rocco Siffredi.

Valentina Nappi ha raccontato la sua esperienza sul set con Rocco Siffredi in un’intervista a Radio 24. Per prima cosa, la pornostar ha spiegato come è arrivata al cinema per adulti. “Volevo offendere mia nonna e tutte le donne della mia famiglia in quanto zo**ola. Si cresce soprattutto al Sud con l’idea che sei donna e ci sono cose che non puoi fare e non si capisce perché. Che senso ha negare la mia sessualità?”. Poi, però, la 28enne campana ha virato su Rocco Siffredi, raccontando la prima volta sul set. Infine, un commento su Matteo Salvini.

Valentina Nappi e Rocco Siffredi

La pornostar Valentina Nappi è intervenuta a Radio24 durante la trasmissione La Zanzara per raccontare la sua esperienza sul set con Rocco Siffredi. La donna ha spiegato che Siffredi invita i ragazzi a non pensare che il rapporto sessuale reale sia uguale a ciò che si vede nei film hard. “La prima volta che sono stata sul suo set – ha raccontato Valentina – ho avuto un rapporto an*** per cinque ore, una cosa che non voglio rifare… Non è una cosa che si può fare impreparati, o da ragazzini”.

“Dopo cinque ore uno come si sente? Mi sentivo bene. Poi non avevo voglia di farlo per qualche giorno, però… non sto dicendo che è una cosa negativa. Ma non è un se**o che si può fare impreparati. Non è un se**o che si può fare da ragazzini. La pornografia non è quello, anzi. Negli ultimi anni la pornografia è diventata molto vanilla, a volte mi annoio. I ragazzi hanno anche paura di darmi uno schiaffetto sul sedere”.

Il commento su Salvini

Poi, però, la Nappi ha voluto cambiare completamente abito per parlare dell’uscita di scena di Matteo Salvini: “Se in Italia si respira un’aria migliore? Abbiamo vinto una battaglia, non la guerra. Il problema è che restano i sostenitori di Salvini. Quindi resta quella mentalità in giro. Restano i leghisti, i razzisti, i populisti, quelli che credono che i problemi degli italiani siano gli immigrati”. Infine, conclude: “Io sogno il mondo dove si possa andare dappertutto tranquillamente, senza confini”.