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Loris, esce libro del papà: "La mamma ha ucciso il piccolo"

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Esce il libro sull'omicidio del piccolo Loris Stival ucciso dalla madre. L'autore è il padre, rimasto con un figlio a cui raccontare la verità

L’omicidio del piccolo Loris Stival, ucciso a 8 anni dalla madre Veronica Panarello (è in corso il processo d’appello), risale al novembre del 2014. Ma quel giorno, quel fatto, continua a perseguitare il padre del bimbo, Davide Stival. Il padre ha anche l’arduo compito di spiegare la verità al fratellino di Loris, che all’epoca aveva solo 3 anni. Infatti, legittimamente, il bimbo a chiesto al padre cosa è successo, perché non ci sono più Loris e la mamma. Per Davide Stival, rispondere a questa domanda è molto difficile. Le emozioni sono fortissime. Ma deve farlo, ha dovuto farlo.

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Davide Stival sapeva il giorno in cui avrebbe dovuto spiegare i fatti dell’omicidio di Loris sarebbe arrivato. La difficoltà è doppia, perché in particolare la spiegazione è rivolta all’altro suo figlio, che all’epoca dei fatti, nel 2014, aveva 3 anni. Probabilmente anche a scopo terapeutico, Davide Stival ha deciso di farne un libro. È intitolato Nel nome di Loris, scritto per le edizioni Piemme assieme al giornalista Simone Toscano e con il suo avvocato Daniele Scrofani. Lo scritto non ripercorrere soltanto i drammatici momenti dell’omicidio di Loris e dell’arresto della moglie, ma anche e soprattutto il silenzioso dramma del figlio rimasto.

La verità raccontata al figlio

Davide Stival ci racconta così il momento in cui il piccolo gli ha chiesto di Loris, di chi l’avesse ucciso. Il padre aveva pensato a lungo a cosa dire, ma arrivato a quel momento il sangue nelle vene si era raggelato. Non sono bastati quindi gli aiuti degli psicologhi a cui a Davide Stival si era rivolto, perché “sentire tuo figlio di cinque anni parlare di questi argomenti ti fa male, ti riporta alla tragedia che ha colpito le nostre vite”.

Quando Davide Stival ha raccontato la verità al figlio, senza parlare male della moglie e senza condividere il proprio pensiero, il bimbo si è ammutolito, senza piangere. A questo punto, il fratellino di Loris ha elaborato dentro di sé non solamente il lutto e la mancanza di una mamma, ma anche un certo senso della responsabilità. A manifesto di ciò, c’è un disegno fatto dal bimbo in occasione della Festa della mamma, quando a scuola la maestra ha chiesto di raffigurare il proprio nucleo familiare.

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Il disegno

Il fratello di Loris non poteva illustrare una famiglia normale. Infatti, nella sua opera c’è una figura nera che brandisce un coltello, ed un bambino steso a terra in bagno di sangue. Davide Stival ha deciso di raccontare questo aneddoto nella speranza che si capisca maggiormente che i bambini sono esseri puliti e che tutte le cose brutte che gli adulti fanno purtroppo ricadranno anche su di loro. Successivamente, il fratello di Loris lo ha completato la sua opera con un poliziotto che punta una pistola contro la figura nera. Poi ha detto a suo padre: “Adesso non sono più triste”. E successivamente ha tratteggiato un nuovo nucleo famigliare, comprendente lui, il padre Davide, gli zii, una casa ed un arcobaleno.

Patria potestà tolta

Nel frattempo, il tribunale di Ragusa ha tolto nei giorni scorsi la patria potestà a Veronica Panarello. Alla donna viene così tolto il diritto a vedere il figlio, e anche di essere aggiornata sulla sua crescita. Ma al piccolo, adesso, non manca nulla. Davide Stival afferma: “Per ora sono io a pensare a lui”. Poi, pensando alla sua ex moglie, ha dichiarato che la donna ha distrutto tutti, compresa se stessa.