> > Luana D’Orazio morta in fabbrica, il dolore della mamma: “Lei è un simbo...

Luana D’Orazio morta in fabbrica, il dolore della mamma: “Lei è un simbolo”

La morte di Luana finì al centro di una severa indagine

"Se domani ci fossero molti meno morti sul lavoro sarebbe diverso": Luana D’Orazio ed il dolore della mamma

Un dolore che brucia ed una speranza che pulsa, la speranza che sua figlia sia un esempio per far andare le cose meglio, due anni fa Luana D’Orazio era morta in fabbrica ed oggi arriva forte il dolore della mamma: “Lei è un simbolo”. Il ricordo struggente della donna di quella figlia morta in una fabbrica toscana il 3 maggio del 2021 a Montemurlo è vivido e lacerante.

Il dolore della mamma di Luana D’Orazio

Luana venne stritolata da un orditoio che, secondo le indagini, fu manomesso per velocizzare le operazioni di lavoro. La 22enne era madre di un bimbo che ora ha 7 anni. E la mamma di Luana si è impegnata a portare avanti una lotta per far diventare sua figlia un simbolo con eventi e progetti a cui partecipa in giro per l’Italia. Per lei una borsa di studio per suo nipote Alessio ed oggi le sue parole a Repubblica toccano il cuore: “Vorrei che mia figlia diventasse il simbolo della lotta per la sicurezza sul lavoro. Quando era cameriera e non riscuoteva da tre mesi, andò a denunciare all’ispettorato del lavoro. Non aveva neppure 18 anni. Oggi vado nelle scuole a dire ai ragazzi di rifiutare il lavoro se le condizioni sono ingiuste“.

“Messa davanti ad un’arma pronta a sparare”

Emma Marrazzo è una donna orgogliosa che punta il dito contro coloro che ignorano ogni tipo di sicurezza sul lavoro discapito dei dipendenti. “Mia figlia è stata messa davanti a un’arma pronta a sparare. Era stata trasgredita ogni norma di sicurezza e levata la staffa originale, lo dice la perizia della procura. Il dolore non passerà e piangerò come sempre. Continuerà a mancarmi. Ma se un domani ci fossero molti meno morti sul lavoro allora sarebbe diverso”. Il patteggiamento sortito dai due titolari dell’azienda condannati rispettivamente a due anni e ad un anno e sei mesi ha offeso Emma: “Speravo in una pena più giusta, sono molto delusa, la vita di mia figlia non vale due anni”.