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Un malore improvviso durante i World Games e giorni di agonia in ospedale. Si è spento così, a soli 29 anni, Mattia Debertolis, atleta azzurro che aveva dedicato la vita allo sport. La notizia della sua morte ha scosso il mondo sportivo italiano e internazionale.
Tragedia ai World Games: il malore in gara di Mattia Debertolis
Durante la prova inaugurale dei World Games di Chengdu, in Cina, lo scorso venerdì, il ventinovenne Mattia Debertolis, atleta trentino della Nazionale di corsa orientamento, è stato colpito da un grave malore. Le temperature torride, prossime ai 43 gradi, hanno reso la gara particolarmente impegnativa.
All’improvviso, il segnale del dispositivo GPS, in dotazione a tutti i concorrenti, ha smesso di trasmettere, indicando l’atleta fermo. L’allarme ha fatto scattare immediatamente i soccorsi: Debertolis è stato individuato, stabilizzato e trasferito con urgenza in ospedale a Chengdu, dove è stato ricoverato in terapia intensiva in condizioni critiche e con prognosi riservata.
Lutto nello sport: addio a Mattia Debertolis, fatale il malore in gara
Nonostante i tentativi dei medici e tre giorni di cure, le condizioni di Debertolis sono peggiorate fino al tragico epilogo avvenuto alle 22:23 ora italiana. Nel pomeriggio di ieri, il giovane ingegnere civile residente a Stoccolma aveva ricevuto il sacramento dell’Estrema Unzione, celebrato dal Vescovo di Chengdu giunto appositamente dopo due ore di viaggio, alla presenza della madre Erica Zagonel e del fratello Nicolò.
La Federazione Italiana Sport Orientamento, nel dare l’annuncio, ha espresso profondo cordoglio e ha comunicato che, su volontà della famiglia, la squadra azzurra di Mtb-O parteciperà ai prossimi Mondiali in Polonia in memoria di Mattia, indossando il lutto al braccio. La scomparsa dell’atleta ha scosso il mondo sportivo italiano e internazionale, lasciando un grande vuoto tra amici, colleghi e compagni di squadra.
Addio a Mattia Debertolis: la nota della Federazione Italiana Sport Orentamento
“Mattia Debertolis ci ha lasciato, assistito fino in fondo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal resto della famiglia in Italia con il papà Fabio, la compagna Jessica, i nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, dal ct Stefano Raus e dai suoi compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della IOF e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell’Ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, dal nostro amore e da quello di chi ti ha conosciuto ovunque nel mondo“.
L’organizzazione ha sottolineato che, grazie all’immediato intervento del Governo italiano, attraverso il Ministro Andrea Abodi, e al massimo supporto fornito da Ambasciata e Consolato, insieme a un’assistenza clinica locale di altissimo livello, a Mattia è stato garantito un sostegno completo.
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