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Matacena Dubai, confiscati al latitante beni per 10 mln

Matacena Dubai

Matacena Dubai, ammonta a più di dieci milioni di euro il valore dei beni sequestrati e confiscati all'ex deputato di Forza Italia.

Matacena Dubai, ammonta a più di dieci milioni di euro il valore dei beni sequestrati e confiscati all’ex deputato di Forza Italia. Il provvedimento è stato emesso dalla Corte d’Assise d’Appello ed è eseguito dalla Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria. L’uomo attualmente si trova latitante a Dubai. In particolare, la confisca riguarda in tutto dodici società sia in Italia che all’estero. Ma non solo. Anche conti bancari, immobili e un traghetto in servizio nello Stretto di Messina.

Matacena Dubai

La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha sequestrato e confiscato beni per un valore pari a dieci milioni di euro all’ex deputato di Forza Italia, Amedeo Matacena. Il provvedimento è stato emesso in particolare dalla Corte d’Assise d’Appello, con l’uomo che attualmente si trova latitante a Dubai. Sono state confiscate in tutto dodici società sia in Italia che all’estero. Ma anche conti bancari, venticinque immobili aziendali e un traghetto in servizio nello Stretto di Messina. Tutte le società (quattro in Italia e otto all’estero) potranno comunque continuare ad operare, sotto però la guida di amministratori giudiziari che verranno designati dalla magistratura.

Le indagini che hanno portato al sequestro e alla confisca di beni hanno dimostrato come la maggior parte dei beni in possesso di Matacena siano in realtà frutto di attività illecite e di ripiego dei loro proventi. Inoltre, la magistratura ha messo in evidenza una sproporzione evidente tra i vari investimenti effettuati e i redditi dichiarati.

Chi è Matacena

Amedeo Matacena è stato condannato definitivamente nel 2014 a tre anni di reclusione dalla Cassazione con l’accusa di concorso esterno. L’ex deputato di Forza Italia è stato infatti riconosciuto come politico di riferimento di diverse cosche reggine in salvaguardia dei loro affari. Insomma, Matacena è stato un punto di riferimento per i clan di Reggio Calabria, che grazie a lui e al suo operato sono riusciti a presentare le proprie istanze addirittura in Parlamento. Il politico, inoltre, si sarebbe dedicato anche ad attaccare la magistratura reggina, attraverso determinate e mirate interrogazioni.

Ma non solo. Matacena è rimasto coinvolto anche in una indagine della Dia e coordinata dalla Dda. Inchiesta che ha portato all’emissione di ordinanze di custodie cautelari in carcere. Non fu solo Matacena ad essere colpito da questo provvedimento, ma anche la moglie, Chiara Rizzo, che è stata accusata di intestazione fittizia di beni. Coinvolto nella stessa indagine pure l’ex Ministro dell’Interno, Claudio Scajola, per aver aiutato Matacena a scappare e a sottrarsi all’arresto.

Con una ordinanza che è stata emessa qualche mese fa (nel giugno del 2017, per la precisione), la Sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria aveva confermato la sussistenza della pericolosità qualificata dello stesso Matacena. Per questo motivo, aveva disposto il sequestro delle sue disponibilità finanziarie e di un immobile all’estero. Ora c’è stato un nuovo provvedimento, che ha portato al sequestro e alla confisca di beni per un valore di oltre dieci milioni di euro.