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Riforma costituzionale, Meloni guarda al referendum e lancia la sua campagna: “Niente ci butta giù”

Meloni referendum riforma costituzionale

Il premier Giorgia Meloni ha pubblicato un video in cui ha lanciato la sua campagna per il referendum sulla riforma costituzionale.

È già proiettata sul referendum relativo alla riforma costituzionale Giorgia Meloni: il presidente del Consiglio ha condiviso un videomessaggio con il quale si è rivolta direttamente agli italiani, spiegando loro per quale motivo dovrebbero sostenere la misura elaborata dalla maggioranza.

Meloni e il referendum sulla riforma costituzionale

L’eventuale referendum sul premierato non vedrà la luce prima di (almeno) un anno ma Meloni ha già avviato la sua campagna per sostenere la questione e convincere gli italiani a sostenere la volontà del Governo. “Voi cosa volete fare, volete contare e decidere o stare a guardare mentre i partiti decidono per voi? Questa è la domanda che faremo se sarà necessario e quando sarà necessario”. Lo ha detto il premier in uno dei suoi ultimi video degli “Appunti di Giorgia”, lanciando in questo modo la sua campagna e sfidando a muso doro le opposizioni, ancor prima che si apra il confronto in contesto politico e che l’esecutivo si metta in modo andando alla ricerca del consenso dei due terzi in Parlamento.

Mentre Meloni parla, alle sue spalle, a fare da sfondo al video e alla sua figura, ci sono i suoi predecessori. “Solo uno è rimasto in sella cinque anni, Silvio Berlusconi ma con due governi diversi”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia. Inoltre, ha affermato di essere convinta che occorreranno “almeno altri quattro anni” per vedere anche il suo viso incorniciato su quella parete. “Le difficoltà sono molte, ma non c’è davvero niente che possa buttarci giù soprattutto fin quando c’è il consenso degli italiani”. È questo il monito del premier a chi mette in dubbio la tenuta del suo Governo.

Il G7 a Borgo Egnazia, in Puglia

Nel suo video, Meloni ha anche guardato al futuro, cogliendo l’occasione per annunciare la sede del G7 che si terrà in Italia. L’incontro avrà luogo dal 13 al 15 giugno 2024 in Puglia, nella Valle d’Itria, a Borgo Egnazia.

Tornando sulla riforma costituzionale, il premier ha ribadito che la molla del provvedimento elaborato dalla maggioranza sta proprio nel tentativo di dare stabilità ai Governi. A questo proposito, ha precisato che la riforma “non tocca i poteri del presidente della Repubblica” ma “evita i ribaltoni”.

Infine, il presidente del Consiglio ha ricordato che esiste una “sola endemica ragione” delle difficoltà storiche dell’Italia che va individuata nella “debolezza della politica”.