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Messico, nove narcotrafficanti uccisi in sparatoria

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Messico, una sparatoria a Monterrey ha portato all'uccisione di nove narcotrafficanti, mentre questi stavano guardando una partita ci calcio

Messico, 9 persone sono rimaste uccise dopo essere state attaccate a sorpresa. Secondo la polizia, i deceduti sono narcotrafficanti, che stavano guardando una partita di calcio alla televisione in un appartamento. All’improvviso è stata fatta un’irruzione e a loro non è stato lasciato scampo. Due persone sono morte sul colpo, le altre sette, invece, sono decedute successivamente in ospedale nonostante i soccorsi.

Messico, sparatoria Monterrey

A Monterrey, in Messico, è avvenuta una sparatoria che ha portato alla morte di nove persone. Queste sono state uccise da sconosciuti mentre guardavano in un appartamento una partita di calcio trasmessa alla televisione. Due persone sono morte sul posto, le altre sette sono state trovate ancora in vita e trasportate successivamente in ospedale. Tuttavia, i soccorsi si sono rivelati inutili, ed anche queste persone sono poi decedute. La polizia messicana ritiene che le nove vittime siano dei narcotrafficanti.

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Precedente

La guerra per il controllo del narcotraffico è purtroppo un problema reale in Messico. Solo a settembre 2017 c’è stata una sparatoria ancora più grave. In quel caso, il teatro della drammatica vicenda è stato un centro di riabilitazione di Chiahuahua, capitale dello stato settentrionale messicano.
L’attacco ha avuto luogo nella tarda serata di martedì 26 settembre 2017. In quel momento, un gruppo di uomini incappucciati ha fatto irruzione nella struttura sanitaria Uniendo Familias. Il centro è riservato a ragazzi con problemi di droga. Il gruppo di uomini incappucciati ha quindi iniziato a far fuoco sulle sfortunate persone che si sono trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato. All’interno del centro Uniendo Familias, che è situato nella periferia Rosario di Chihuahua, c’erano circa 25 persone. La maggior parte dei presenti è stata colpita dai proiettili degli attentatori. Sul luogo del fattaccio sono immediatamente arrivate le forze dell’ordine ed il personale medico per soccorrere le sfortunate vittime. L’accaduto ha subito fatto partire le indagini da parte delle forze di sicurezza. Queste hanno bloccato le strade della città in cerca dei responsabili, che sono molto probabilmente affiliati ai cartelli della droga operanti nella zona.

Infatti, la città capitale dello stato di Chihuahua è considerata uno dei centri nevralgici della guerra per il controllo del narcotraffico tra il cartello di Juárez e quello di Sinaloa. Tutto il territorio al confine con gli Stati Uniti, è risaputo essere uno dei principali luoghi di produzione di eroina e marijuana del Paese. Le violenze in Messico sono cominciate dall’estradizione negli Usa, avvenuta a gennaio 2017, del capo indiscusso del cartello di Sinaloa, Joaquin El Chapo Guzman. La mancanza del vertice dell’organizzazione ha innescato un’esplosione di violenza in diverse parti dello Stato nordorientale del Messico. Da quando il governo locale ha iniziato il suo conflitto ai cartelli della droga, nell’ormai lontano 2006, si ritiene che oltre 200mila individui siano stati uccisi o fatti sparite in modo violento.