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Michele Morrone e le sue dichiarazioni sul cinema italiano

Michele Morrone discute il cinema italiano

L'attore di '365 giorni' critica il panorama cinematografico italiano e i suoi colleghi.

Michele Morrone: un attore controcorrente

Michele Morrone, noto per il suo ruolo nel film “365 giorni”, ha recentemente scatenato un acceso dibattito nel mondo del cinema italiano. Durante un’intervista con Francesca Fagnani, trasmessa su Rai Due, l’attore ha espresso opinioni forti e provocatorie riguardo ai suoi colleghi e all’ambiente cinematografico nostrano.

Morrone ha descritto il panorama italiano come un “circoletto” chiuso e pieno di pregiudizi, affermando che c’è una mancanza di umiltà e apertura rispetto a Hollywood.

Le critiche al sistema cinematografico

Le dichiarazioni di Morrone non si sono fermate qui. Ha affermato di non essere interessato a vincere premi come i David di Donatello, considerandoli insignificanti. Secondo lui, molti attori italiani si comportano in modo “finto inclusivo”, cercando di apparire impegnati socialmente solo per ottenere riconoscimenti. Ha sottolineato come il cinema italiano sia dominato da un’ideologia di sinistra, dove chi non si conforma a certi standard viene emarginato. “Se non la pensi con il cuore a sinistra, sei solo fascista”, ha dichiarato, evidenziando una divisione netta all’interno del settore.

Un appello al cambiamento

Morrone ha anche lanciato un appello ai suoi colleghi, invitandoli a lasciare il cinema se desiderano veramente impegnarsi nel sociale. Ha suggerito che dovrebbero candidarsi in politica per apportare cambiamenti reali. Le sue parole, cariche di frustrazione, hanno colpito nel segno, facendo riflettere su un settore che, secondo lui, è diventato troppo autoreferenziale e distante dalla realtà. “Ci siamo rotti bellamente il c***o”, ha concluso, lasciando intendere che il suo sfogo è solo l’inizio di una necessaria riflessione sul futuro del cinema italiano.