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Reggio Calabria, cadavere di un neonato tra i migranti in arrivo da Lampedusa

Forze dell'ordine

Scoperto il cadavere di un neonato a bordo della nave Dattilo, sbarcata nella mattina di giovedì 13 luglio a Reggio Calabria con 550 migranti provenienti da Lampedusa

Altro caso di morte infantile tra i migranti. A bordo della nave Dattilo della Guardia Costiera è stato scoperto il cadavere di un neonato, sbarcato nella mattina di giovedì 13 luglio a Reggio Calabria tra i 550 migranti provenienti da Lampedusa.

Si indaga sulle cause del decesso

Stando a quanto si apprende al di là delle questioni giudiziarie, la Prefettura guidata da Massimo Mariani è intervenuta prontamente predisponendo con effetto immediato l’assistenza particolare nei confronti della madre (di cui non è nota al momento la nazionalità). La causa del decesso del neonato è al vaglio delle autorità. In attesa degli accertamenti, le forze dell’ordine in servizio, coadiuvate dalla protezione civile e dai volontari del Coordinamento diocesano sbarchi, continuano a operare senza sosta nonostante le difficili condizioni date dalle alte temperature. Una parte dei 550 migranti sbarcati dalla Dattilo a Reggio sarà ospitata nella palestra dell’istituto scolastico Boccioni-Fermi, dove sono state collocate più di duecento brande brande e al cui interno sono ancora presenti settantasette migranti (di cui sessanta minorenni) giunti con sbarchi precedenti.

Aumento del 600% dalla Libia

Le partenze di migranti dalla Libia orientale dirette in l’Italia sono aumentate del 600% rispetto allo scorso anno. La situazione nel Paese nordafricano resta tra le più complicate dell’emergenza migratoria (e non solo).