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Milano, fatture false per 3 miliardi: arrestato francese per maxi truffa

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Una maxi truffa da tre miliardi, 214 milioni e 458mila euro. Questa la cifra che Eddie Briand, francese, 36 anni, aveva prodotto grazie all'emissione di 347 fatture false dalle società con sede a Milano. L'uomo che era già stato fermato, aveva patteggiato 4 anni e sei mesi per associazione a deli...

Una maxi truffa da tre miliardi, 214 milioni e 458mila euro. Questa la cifra che Eddie Briand, francese, 36 anni, aveva prodotto grazie all’emissione di 347 fatture false dalle società con sede a Milano. L’uomo che era già stato fermato, aveva patteggiato 4 anni e sei mesi per associazione a delinquere finalizzata a truffa, bancarotta fraudolenta e falsa emissione di fatture, dopo un mese ai domiciliari, era scappato all’estero; è stato nuovamente arrestato alcuni giorni fa all’aeroporto di Francoforte dall’Interpol su mandato di cattura europeo della Procura di Milano.

L’indagine

L’indagine su Eddie Briand, riguardava società con sede a Milano che dal 2010 al 2014 hanno lavorato in regime di monopolio per il nord Italia nel campo delle verifiche sulle emissioni di anidride carbonica in relazione al protocollo di Kyoto. Le società incriminate sono la Adatto Energy, Star-Co-Energia, Y Point, Torrero, Trading Partners, Enco Italia, tutte società a responsabilità limitata. In particolare, Briand forniva certificati di conformità al protocollo ma in realtà, questi, servivano solo per ottenere fondi europei ed emettere fatture fasulle, alcune arrivate anche a oltre 600 milioni di euro.
Oltre alla truffa sui certificati, l’uomo è anche accusato di evasione fiscale per una cifra che supera i 474 milioni di euro.

Briand, è stato condannato il 21 gennaio 2016, dopo aver patteggiato la pena a 4 anni e sei mesi, ha trascorso un mese ai domiciliari a Milano, prima di scappare all’estero. I militari della sezione Catturandi, coordinati dal pm Andrea Fraioli, lo hanno individuato prima in Ungheria e poi in Germania, all’aereoporto di Francoforte, dove è stato infine preso il 28 aprile scorso, al ritorno da Nuova Delhi dopo aver mostrato agli agenti il suo passaporto francese.

Oltre all’uomo, nella maxi indagine, che risale a dicembre di tre anni fa, furono indagati anche Rafaela Murati, un’albanese di 31 anni, anche lei residente a Parigi, e Mauro Pino, romano di 50 anni; tutti riconducibili ad un unico vertice franco-israeliano, di cui Eddie Brand sarebbe il capo.