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Allarme a Milano: sospetto focolaio di legionella, 1 morto e 11 contagi

Milano legionella

Milano in allerta: 11 casi e un morto per sospetta legionella, partono le indagini. Ecco cosa sapere su sintomi e contagio.

La città di Milano è tornata sotto i riflettori per un’allerta sanitaria legata alla legionella, un batterio che può causare gravi infezioni respiratorie. L’Agenzia di Tutela della Salute della Città metropolitana ha subito avviato indagini approfondite per individuare la fonte del contagio e prevenirne altri, sottolineando l’importanza di misure di prevenzione e controllo negli impianti idrici e negli ambienti domestici.

Allerta a Milano per sospetto focolaio di legionella: tutto sulla malattia

La legionella è un batterio presente negli ambienti acquatici, in particolare in impianti idrici, tubature, serbatoi e apparecchi che generano aerosol, come docce e climatizzatori, soprattutto se con poca manutenzione o incrostati da calcare e sedimenti.

Il contagio avviene esclusivamente tramite inalazione di minuscole gocce d’acqua contaminata, mentre non è possibile trasmetterlo da persona a persona. La malattia può manifestarsi con sintomi simili a un’influenza o evolvere in polmonite, accompagnata da febbre alta, brividi, tosse, affaticamento e talvolta disturbi gastrointestinali.

Le categorie più vulnerabili includono anziani, fumatori, persone con patologie respiratorie o cardiache croniche e individui con sistema immunitario compromesso. In attesa dei risultati delle analisi, gli esperti raccomandano di far scorrere l’acqua calda e fredda prima dell’uso, pulire accuratamente i diffusori delle docce e mantenere in efficienza gli impianti domestici per ridurre il rischio di esposizione.

Milano, sospetto focolaio di legionella con 1 morto e 11 casi: qual è il quartiere del cluster

A Milano, nel quartiere di San Siro, è stato individuato un focolaio sospetto di legionella nell’area intorno a via Rembrandt. Finora sono stati segnalati 11 contagi, tra cui una persona deceduta e otto ricoverati. Tutti i pazienti presentano fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare l’infezione.

L’Agenzia di Tutela della Salute della Città metropolitana ha avviato approfondite indagini per individuare la fonte del batterio, con campionamenti in abitazioni e luoghi pubblici sensibili del quartiere.