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Militare 25enne suicida a Palazzo Grazioli, si è sparato

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Con un colpo di arma da fuoco si è tolto la vita il caporal maggiore enrico De Mattia, è accaduto nella residenza romana di Berlusconi

Si è tolto la vita mentre era in servizio, impegnato nell’operazione Strade Sicure a Roma. Lo ha fatto con un colpo di arma da fuoco, sparandosi con la pistola che da poco tempo gli era stata assegnata, in seguito ad una promozione, come arma di ordinanza. Così è morto un militare, il caporal maggiore Enrico De Mattia, deceduto nella giornata di sabato 28 luglio 2018 intorno alle 15, dopo che dalle 12 risultava irreperibile. Tra i politici che per primi ne hanno dato pubblicamente conferma c’è l’onorevole Gianluca Rizzo, esponente del Movimento 5 Stelle e da poco presidente della commissione Difesa della Camera, il quale ha pubblicato un messaggio di cordoglio sulla sua pagina Facebook: “Ho contattato i vertici della Difesa per comprendere la veridicità della notizia che da ieri circola – ha dichiarato domenica 29 luglio – è ufficiale purtroppo, un militare in servizio in operazione “strade sicure” si è tolto la vita. Riserbo e vicinanza alla famiglia della vittima in questo momento. La vita di un militare – ha aggiunto – è soggetta più di altre categorie a subire contraccolpi psicologici legate alla specificità del ruolo . Serve assolutamente e immediatamente una task force in grado di affrontare in maniera strutturale il tema dei suicidi nelle ffaa e nelle ffo”.

Aggiornamenti, cause del suicidio

Vi sarebbero motivi sentimentali all’origine del suicidio di Enrico De Mattia. E’ quanto riferisce l’Ansa, dopo averlo appreso da fonti dell’Esercito. “Chi in queste ore prova a strumentalizzare il fatto riconducendolo a informazioni o motivazioni false – si legge nelle fonti diffuse – compie un atto di sciacallaggio, anche nei confronti della famiglia del soldato che in queste ore sta vivendo un grande momento di dolore”. E’ stato inoltre confermato che “il ragazzo non era sposato e non aveva figli”, come era invece emerso in prima battuta. In una nota della Forza armata si legge inoltre che l’Esercito “collabora, con la massima trasparenza e piena disponibilità, alle attività degli organi inquirenti per accertare le motivazioni che possono aver condotto il militare a compiere questo tragico gesto”.

Salvatore Farina, Capo di Stato maggiore dell’Esercito ha voluto esprimere “a nome di tutti i militari della Forza armata, esprime la sua vicinanza e il proprio profondo cordoglio alla famiglia del caporal maggiore (VFP4) scomparso tragicamente in servizio. Personale dell’Esercito ha immediatamente informato la famiglia e, sin dal primo momento, sta fornendo il massimo supporto logistico e psicologico alla stessa”.

L’episodio a Palazzo Grazioli

Il suicidio è avvenuto nei pressi della residenza romana di Silvio Berlusconi, Palazzo Grazioli ed il sito GrNet.it ha per primo reso nota la notizia, poi confermata in ambienti militari. Secondo una prima ricostruzione il militare, un 25enne originario del comune di Angri nella provincia di Salerno e proveniente dal 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, impegnato nel turno pomeridiano, sarebbe entrato in uno dei bagni del palazzo con la pistola d’ordinanza addosso. Qui si sarebbe ucciso sparandosi un colpo alla testa: da poco il caporal maggiore era stato promosso: non sono chiare al momento le ragioni che lo hanno portato a compiere il folle gesto, del quale la famiglia è stata informata poche ore dopo.

Terzo suicidio in sei mesi

Si tratta del terzo suicidio di un militare impegnato nell’operazione Strade Sicure in soli sei mesi, dopo la morte di un bersagliere 29enne nel febbraio 2018, che si è sparato nella stazione metropolitana di Barberini, nel cuore della Capitale. Mentre nel mese di dicembre si è impiccato un Granatiere di stanza a Spoleto, un suicidio avvenuto mentre il giovane era in licenza, in seguito ad un periodo di servizio nell’operazione. Il caldo e le condizioni di lavoro non facili potrebbero rappresentare cause o concause scatenanti: i militari, potrebbero infatti essere provati fisicamente o psicologicamente.

Il messaggio dei portavoce del M5S

In una nota i portavoce del Movimento 5 Stelle della Commissione Difesa hanno espresso il loro cordoglio “per il militare che si è tolto la vita a Roma. Il militare era impegnato nell’operazione ‘strade sicure’ e aveva 25 anni. Non è accettabile – prosegue la nota – che un ragazzo di quell’età, decida di porre fine alla sua esistenza. Sappiamo però che questo non è un caso isolato e che il clima all’interno delle caserme spesso non garantisce serenità e tranquillità per i nostri militari. Un pensiero di vicinanza va alla famiglia a cui ci stringiamo in un momento di così grande dolore”. Nelle ore successive la tragedia è stato confermato che il ragazzo non era sposato e nonn aveva figli.