Un nuovo episodio di violenza armata ha scosso gli Stati Uniti: una sparatoria in una scuola e chiesa cattolica di Minneapolis ha causato morti e decine di feriti, gettando la comunità locale nello sgomento.
Sparatoria nella scuola cattolica dell’Annunciazione di Minneapolis
Un attacco armato ha sconvolto la comunità di Minneapolis: un uomo ha fatto irruzione nella scuola e chiesa cattolica dell’Annunciazione aprendo il fuoco sugli studenti presenti alla funzione del mattino.
Nel bilancio provvisorio figurano almeno due vittime e una ventina di feriti, tra cui dieci bambini ricoverati in ospedale.
L’autore della sparatoria, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe tolto la vita poco dopo aver sparato. L’allarme è scattato alle 8:30 ora locale e ha portato all’immediato intervento della polizia, delle squadre di emergenza e dell’FBI, che hanno messo in sicurezza l’area. Le autorità locali hanno confermato che non sussiste più alcun pericolo per la popolazione, mentre restano da chiarire i motivi dell’aggressione.
Reazioni delle istituzioni e clima di sgomento dopo la sparatoria
La tragedia ha suscitato reazioni a livello statale e nazionale. Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha definito l’episodio “un atto orribile di violenza” e ha espresso vicinanza a famiglie, bambini e insegnanti colpiti proprio nei primi giorni dell’anno scolastico. Sulla stessa linea il sindaco Jacob Frey, che ha dichiarato: “Tra le vittime ci sono anche dei bambini“.
Anche la Casa Bianca ha fatto sapere di seguire da vicino la vicenda: il presidente Donald Trump ha condannato l’attacco, elogiando la rapidità d’intervento delle forze dell’ordine e invitando la nazione a unirsi in preghiera per le vittime e i loro familiari.
“Sono stato informato sulla tragica sparatoria di Minneapolis, Minnesota. L’Fbi è intervenuto rapidamente ed è già sul posto. La Casa Bianca continuerà a monitorare questa terribile situazione. Unitevi a me nella preghiera per tutte le persone coinvolte!“.