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Molestie e violenza sessuale sulla madre 85enne: condannato a 4 anni e 4 mesi

Condannato per violenza sessuale nei confronti dell'anziana madre

Molestie e violenza sessuale sulla madre 85enne: condannato a 4 anni e 4 mesi dopo che dal 2019 aveva sottoposto la donna ad un vero calvario domestico

Arriva dalla Lombardia l’agghiacciante vicenda di un 59enne della provincia di Como condannato per molestie e violenza sessuale sulla madre 85enne: all’uomo sono stati inflitti 4 anni e 4 mesi dopo le indagini scaturite da una denuncia alla Squadra Mobile della Polizia di Stato di Como partita proprio dalla vittima di quegli orrendi abusi. 

Il Gup condanna un 59enne per molestie e violenza sessuale sulla madre molto anziana

A condannare l’uomo è stato il giudice per le udienze preliminari Carlo Cecchetti all’esito di indagini della Polizia e di un rito abbreviato richiesto dall’indagato con atti fermi allo stato dell’arte e condanna “scontata” di un terzo rispetto a quanto previsto con il rito ordinario. 

Le si strofinava addosso con i genitali: condannato per molestie e violenza sessuale sulla madre 

Lo storico della vicenda dice che il figlio si era trasferito a casa della madre nell’estate del 2019 e che da allora per la povera 85enne era cominciato un vero calvario: parti intime strofinate addosso, palpate e insistenze morbose che cessavano per un po’ quando la madre ingiungeva al figlio di smetterla ma che riprendevano dopo pochi giorni. Dopo la denuncia il figlio snaturato era stato allontanato e nei suoi confronti era partita una indagine sfociata nella processabilità e nel rito alternativo. 

La consulenza psichiatrica e la decisione del giudice: pena con rito abbreviato per molestie e violenza sessuale sulla madre 

Sul capo dell’indagato pesavano circostanze aggravanti serie, come la recidiva specifica per lo stesso reato censito e perseguito nel 2011 e l’aver abusato delle condizioni di convivenza della vittima. Una Ctu, consulenza psichiatrica d’ufficio aveva stabilito inoltre che il 59enne era consapevole della portata criminale della sua condotta, motivo questo per il quale non ci sono state attenuanti equivalenti o prevalenti sulle aggravanti.