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Monopattini in sharing, stop a Firenze: i motivi ed il possibile ricorso al Tar

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Addio ai monopattini a noleggio in tutta Firenze: accadrà tra quattro mesi ma i gestori stanno valutando la possibilità di fare ricorso

La città di Firenze si prepara a salutare definitivamente i monopattini elettrici in sharing. E lo fa con una delibera del Comune, stabilendone uno stop totale sull’intero territorio cittadino a partire da aprile 2026: l’amministrazione ha dunque deciso di non dar seguito al servizio in modo strutturato, una decisione presa non a cuor leggero e sulla base di una serie di specifiche motivazioni.

Perché Firenze ha detto stop ai monopattini in sharing dal 2026

A firmare la delibera con la quale viene stabilita l’interruzione del servizio dei monopattini in sharing da aprile 2026 è stato l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio. Di fatto il servizio verrà ‘bandito’ dalla città, a seguito della nuova normativa nazionale e delle criticità legate alla gestione del servizio. Si sottolineano, in particolare, le problematicità legate al rispetto dell’obbligo di indossare il casco che andrebbero a creare “una situazione di potenziale violazione sistematica del codice della strada non accettabile per la sicurezza urbana e per quella stradale”.

Monopattini, tutte le regole da rispettare

Gli obblighi, per chi viaggia in monopattino, sono molteplici: dall’utilizzo del casco senza distinzione d’età all’assicurazione e alla targa obbligatoria, collegata non al mezzo ma al conducente. Assoluto divieto di viaggiare contromano e di procedere sui marciapiedi e ancora circolazione consentita solo su strade urbane con limite di velocità a 50 km/h. I monopattini in sharing, inoltre, non funzioneranno al di fuori di aree nelle quali è consentita la loro circolazione.

Stop ai monopattini eletrici, possibile ricorso al Tar

Tra i gestori del servizio di monopattini elettrici in sharing a Firenze c’è stupore per una decisione sorprendente ed inaspettata. Ed in alcuni casi si sta valutando la possibilità di fare ricorso al Tar per cercare di ribaltare la decisione.