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Morta suicida : dimagrire le aveva peggiorato la depressione

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Kelly Burndred è morta suicida a 37 anni a causa della sua depressione, peggiorata dopo aver perso 120 kg grazie ad un bypass gastrico

Una vera tragedia quella capitata a Kelly Burndred, 37enne e madre di una figlia di 14 anni, perseguitata per tutta la sua vita da una forma grave di depressione. La donna era arrivata a pesare 190 kg, dopodiché aveva deciso di sottoporsi ad un intervento di bypass gastrico per riuscire a perdere peso. L’intervento aveva funzionato e Kelly era riuscita a perdere 120 kg, ma la sua situazione mentale non era cambiata, anzi, i suoi pensieri erano peggiorati.

Un tragico epilogo

Kelly Burndred è stata ritrovata dal marito Gareth Brundred stesa a terra sul pavimento, ormai senza vita. I soccorsi sono stati chiamati immediatamente, ma per la donna era già troppo tardi. Nonostante la terapia e il dimagrimento radicale, Kelly non era mai riuscita a superare la sua depressione, che l’ha portata alla tomba prematuramente. Dopo un precedente tentativo di suicidio non andato a buon fine e dopo un lungo periodo di terapia, Kelly sembrava infatti essersi stabilizzata, fin quando il suo corpo non è stato trovato senza vita nel salotto di casa. Un finale tragico dunque, che fa riflettere su quanto la depressione possa essere pericolosa e difficile da curare.

Le parole del marito

Era diventata una persona diversa, afflitta da pensieri ancora più oscuri” racconta il marito Gareth Burndred a Stoke-on-Trent Live, parlando a proposito del periodo dopo l’intervento della moglie. E’ stato infatti proprio l’uomo a rinvenire il corpo esanime di Kelly il giorno del suo suicidio. “Kelly ha sofferto per la maggior parte della sua vita. All’esterno, era molto frizzante e sicura e aveva molti amici. Ma dentro, stava lottando. Dopo la nascita di nostra figlia, si è come paralizzata. Però è riuscita a superare i problemi di depressione post-parto. O almeno così pensavamo” ha detto Gareth, che rivela anche dei particolari sul primo tentativo di suicidio, raccontando che la donna, nel cuore della notte, “aveva portato una prolunga nel bagno. Le ho chiesto cosa ci dovesse fare e lei mi ha detto che voleva uccidersi“.

Il primo tentativo di suicidio era dunque stato sventato proprio da Gareth, che era riuscito a far ragionare la moglie e a farla desistere. “Speravamo che dopo il bypass gastrico, Kelly avesse trovato la felicità che desiderava. Ma la sua depressione ha avuto la meglio. Spesso mi sveglio la notte e mi viene in mente il giorno in cui l’ho trovata così” continua il vedovo, ancora scosso dalla vicenda, “Mi sento in colpa di non essere riuscito a salvare Kelly, di non avere intuito ciò che poteva succedere. Ma allo stesso tempo, so di aver fatto tutto il possibile” conclude poi. La figlia e il marito piangono dunque ora la scomparsa della madre, portata via prematuramente da una delle malattie mentali più difficili da curare, che tutt’ora continua a mietere vittime.