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Morto il pentito Armando Palmeri: il decesso è avvenuto per cause naturali

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Stroncato da un infarto nella sua abitazione: il pentito Armando Palmeri è morto per cause naturali, secondo quanto emerso dall’autopsia.

Il pentito Armando Palmeri, uomo fidato del capomafia di Alcamo Vincenzo Milazzo, è stato trovato morto nella sua abitazione. Secondo i risultati preliminari dell’autopsia non ancora depositata, l’uomo è deceduto per un infarto e, quindi, per cause naturali.

Morto il pentito Armando Palmeri: il decesso è avvenuto per cause naturali

Il collaboratore di giustizia Armando Palmeri è stato trovato morto nella sua casa di Partinico, in provincia di Palermo. Stando alle informazioni sinora diffuse, l’uomo è stato stroncato da un attacco di cuore: il decesso, quindi, è avvenuto per cause naturali. A rivelarlo sono state le prime conclusioni scaturite dall’autopsia, ancora non depositata.

Palmeri avrebbe dovuto partecipare a un confronto che si sarebbe dovuto tenere dinanzi all’autorità giudiziaria di Caltanissetta con Baldassare Lauria, primario in pensione del reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Alcamo.

Nel 2016, il pentito ha dichiarato che Lauria accompagnò due uomini dei servizi segreti a tre incontri con il capomafia di Alcamo, Vincenzo Milazzo, nella primavera del 1992, pochi mesi prima delle stragi di Capaci e Via d’Amelio.

La ricerca del memoriale

Nella giornata di mercoledì 5 aprile, i carabinieri della Dia hanno perquisito le abitazioni di alcuni familiari di Palmeri alla ricerca di un memoriale. Il documento, tuttavia, non è stato trovato dai militari.

Intanto, per quanto riguarda il decesso del collaboratore di giustizia, è stata aperta un’inchiesta proprio per il ruolo avuto dall’ex braccio destro di Milazzo in alcune indagini molto delicate, al fine di scongiurare l’insorgere di altre eventuali ipotesi.