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Muore a 5 anni per tumore al cervello: foto commuove il web

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E' morta Zoey Catherine Daggett, una bambina di 5 anni affetta dal glioma pontino intrinseco diffuso. I suoi ultimi istanti di vita sono sul web.

Dopo due anni di battaglie, anche sui social, Casey e Ben Daggett annunciano la morte della figlia Zoey, cinque anni. Due anni fa le era stato diagnosticato un aggressivo tumore al cervello, il glioma pontino intrinseco diffuso. La bimba non si era più ripresa dopo una caduta al parco, ma ha lottato fino alla fine con i suoi genitori che hanno postato la foto della piccola pochi istanti prima che morisse.

Bimba muore per cancro al cervello

Fa il giro del web uno scatto postato su Facebook da una mamma americana, che la ritrae con la figlia di cinque anni pochi istanti prima della morte della bimba. Zoey Catherine Daggett di Fairport, cittadina nei pressi di New York, è deceduta infatti il 4 luglio 2018. Due anni fa le era stata diagnosticata una malattia mortale al cervello, conosciuto come glioma pontino intrinseco diffuso. Sua madre, Casey Daggett, ha rivelato infatti che la foto postata sul suo account social è stata scattata l’ultimo giorno di vita della piccola, passato tra le braccia dei suoi genitori ed in compagnia di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban trasmesso in televisione.

Il padre, Ben, ha raccontato che Zoey è morta a metà del film. “Abbiamo avuto due anni per prepararci a questo straziante evento, ma non sono stati sufficienti” raccontano i genitori a Democratandchronicle.com. “Circa un mese fa abbiamo capito che le radiazioni non funzionavano più” prosegue Ben Daggett. A quel punto la coppia, che ha raccontato la triste storia di Zoey su Facebook mese dopo mese, ha aperto le porte della loro casa per permettere ad amici e parenti di salutare la piccola. “Si è molto divertita” ricordano Ben e Casey.

Sulle loro braccia, mamma e papà si sono fatti tatuare le onde sonore della voce di Zoey che corrispondo alle frasi “I love you” e “Not today” (quest’ultima in risposta al dio della morte, ripresa dallo show Game of Thrones). “Era solo una piccola persona che portava luce in ogni singola stanza e in ogni singola occasione”, sottolinea Casey. “Ricordo – aggiunge – che eravamo alla vigilia di Natale, tutti erano in silenzio e lei ha iniziato a cantare ‘Twinkle, Twinkle, Little Star’ nel mezzo di una chiesa gigantesca e piena di gente”.

La diagnosi

Prima che le venisse diagnosticato il terribile tumore, Zoey era infatti una vera peste, che amava correre e giocare con gli animali della fattoria dei suoi nonni. Andava a pescare ed era entusiasta di frequentare l’asilo, dove poteva giocare con tanti suoi coetanei. Alla piccola piacevano i supereroi, gli unicorni, le principesse e soprattutto andare al pub con i suoi genitori. “Voleva sempre stare con noi” ricordano Ben e Casey.

La notizia che nessun genitore vorrebbe mai sentire è arrivata nel giugno del 2016. Zoey era infatti caduta mentre stava al parco, e da quel momento ha cominciato a zoppicare anche se non aveva niente di rotto o contuso. Dopo una settimana, la bambina ha iniziato però a non muovere più la mano. Dopo un esame approfondito, i medici le hanno diagnosticato il glioma pontino intrinseco diffuso, ovvero un aggressivo tumore pediatrico che insorge nel tronco encefalico.

Questo cancro al cervello colpisce i bambini che vanno dai quattro ai dieci anni di età, e le aspettative di vita sono bassissime. “Il DIPG (acronimo della malattia, ndr) non è curabile e ci sono meno dell’1 per cento di possibilità di sopravvivenza” sottolineano i genitori a Democratandchronicle.com, giornale a cui hanno raccontato la loro storia.

Il tumore raccontato sui social

Il glioma pontino intrinseco diffuso “insorge nel tronco encefalico, l’area in cui il cervello si collega al midollo spinale e che controlla funzioni vitali come il respiro” come spiega Andrea Piunti, ricercatore alla Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago, autore di uno studio su questo particolare tumore al cervello.

Per evitare di cadere nella disperazione, i genitori di Zoey hanno quindi deciso di raccontare su Facebook la lotta quotidiana per tentare di curare la piccola. Una storia che ha appassionato più di 6mila persone, molte delle quali hanno aiutato Ben e Casey anche ad affrontare gli elevati costi medici. “È stato utile e terapeutico per me scrivere tutto e far sapere a tutti cosa stavamo passando”, ha confessato Casey. Una sorta di viaggio catartico virtuale, per tentare di liberarsi da tutte le angosce quotidiane.

E così, anche gli ultimi istanti di vita di Zoey sono stati catturati da uno smartphone e pubblicati su internet. La foto in questione non è quella a corredo di questo articolo, ma ritrae mamma e papà con in braccio la bambina che sembra ormai priva di sensi. Assieme a loro c’è anche il cane della famiglia, che pare quasi capire quanto sta per succedere.

Una possibile cura

Non esiste ancora una valida cura contro il glioma pontino intrinseco diffuso, ma la ricerca condotta da Andrea Piunti sembra regalare qualche speranza agli affetti di questo terribile male e ai loro familiari. Nel febbraio 2017, infatti, è stato pubblicato sulla rivista Nature Medicine uno studio che indica una possibile strategia per colpire questo aggressivo tumore al cervello. “Quattro bambini su cinque tra quelli che ne sono affetti, muoiono entro un anno dalla diagnosi” sottolineava il ricercatore, come riporta Airc.it.

Nell’80 per cento dei casi di glioma pontino intrinseco diffuso ci sarebbe però la mutazione di una proteina, che potrebbe quindi divenire bersaglio di una specifica classe di farmaci ed inibire la malattia. La prima sperimentazione pare abbia avuto successo. In laboratorio infatti il tumore che colpiva le cavie regrediva ed i topolini vivevano più a lungo.