Lisa Pendezza La conferma è stata diffusa dalla Nasa il 20 agosto 2018, sulla rivista National Academy of Sciences. Sulla Luna sembra essere presente del ghiaccio. L’acqua ghiacciata è stata individuata nelle zone più fredde e meno illuminate del satellite, ovvero quelle ai poli, e copre il 3.5% di tali aree. Intorno al polo sud sembra essere concentrato intorno ai crateri, mentre al nord il ghiaccio è sparso in zone diverse. Ai poli lunari la temperatura non va mai oltre i -250 gradi Fahrenheit (pari a circa -160 gradi centigradi).
Una scoperta importante
Da tempo la Nasa era al lavoro per individuare depositi di acqua, seppur in forma ghiacciata, sul nostro satellite. La loro presenza potrà infatti risultare di grande importanza per le prossime missioni ed esplorazioni sulla Luna. Ma potrebbero anche essere il punto di partenza per futuri insediamenti umani permanenti.
La missione di esplorazione
Le prove della presenza di ghiaccio sulla Luna sono state fornite dalla sonda Chandrayaan-1, lanciata nel 2008 dall’Indian Space Research Organization. A bordo della sonda era presente il Moon Mineralogy Mapper (M3), uno strumento realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Hawaii Institute of Geophysics and Planetology guidato da Shuai Li.
È probabile che si tratti di depositi dalle origini molto antiche. Gli studiosi stanno ora cercando di capire come il ghiaccio si sia potuto formare sul nostro satellite. Due sono le ipotesi principali. L’acqua potrebbe essere stata trasferita sulla Luna grazie all’impatto di meteoriti, oppure le molecole di H2O potrebbero aver raggiunto la superficie “migrando” dall’atmosfera rarefatta.
