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Francia, Nicolas Sarkozy entra in carcere: Carla Bruni e i sostenitori al suo fianco

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L'ex presidente Nicolas Sarkozy affronta la detenzione sostenuto dalla moglie Carla Bruni: oggi l'ingresso in carcere.

L’ingresso in carcere di Nicolas Sarkozy segna un evento senza precedenti in Francia: per la prima volta un ex presidente viene incarcerato. La detenzione segue la condanna a cinque anni, di cui due sospesi, per associazione a delinquere nel caso dei presunti finanziamenti libici alla sua campagna del 2007. Accompagnato dalla moglie Carla Bruni, Sarkozy affronta una vicenda che coinvolge non solo la sua persona, ma l’intero sistema politico e giudiziario francese.

Come ha scritto lui stesso: “Non è un ex Presidente della Repubblica quello che viene arrestato questa mattina, è un uomo innocente”.

Nicolas Sarkozy in prigione a La Santé: le condizioni di detenzione e le strategie legali

All’interno del carcere, l’ex capo di Stato sarà collocato in una cella di 11 metri quadrati, con finestra sigillata e sorveglianza costante. Potrà trascorrere un’ora al giorno nel cortile interno e accedere alla biblioteca e alla palestra su turnazione, mentre l’uso del telefono cellulare sarà vietato. Avrà diritto a due visite settimanali, inclusa quella della moglie e dei figli, e potrà leggere tre libri a settimana: ha scelto “Il Conte di Montecristo” in due volumi e la biografia di Gesù di Jean-Christian Petitfils.

Pur contestando la condanna a cinque anni, di cui due sospesi, e definendo la sua incarcerazione un “errore giudiziario”, Sarkozy ha depositato tramite i legali una richiesta di libertà condizionata, la cui decisione dovrà arrivare entro due mesi.

La Corte d’Appello valuterà il caso, mentre l’ex presidente resta consapevole che, nella peggiore delle ipotesi, la detenzione potrebbe durare fino al processo d’appello previsto per marzo 2026.

Nicolas Sarkozy in prigione a La Santé: il saluto con Carla Bruni

L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy ha lasciato la sua abitazione parigina accompagnato dalla moglie Carla Bruni, dirigendosi verso il carcere parigino della Santé, dove inizierà a scontare la condanna per il caso dei presunti finanziamenti libici alla sua campagna presidenziale del 2007. Si tratta della prima volta nella storia della Repubblica francese che un ex capo di Stato entra in prigione.

L’arrivo di Sarkozy è stato salutato da un centinaio di sostenitori che, tra cori del suo nome e l’inno nazionale, hanno voluto manifestargli vicinanza. Durante il tragitto, l’ex presidente ha pubblicato un messaggio su X dichiarandosi innocente:

Questa mattina non mettono in carcere un ex presidente della Repubblica, ma un uomo innocente” e promettendo di continuare a denunciare “questo scandalo giudiziario, questa via crucis che ho subito per più di dieci anni”. Nonostante la gravità della situazione, Sarkozy ha mantenuto un atteggiamento combattivo, affermando: “La mia vita è un romanzo”.

 

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