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No tamp: dopo no vax e no mask, c'è chi rifiuta il tampone per evitare la quarantena

No tamp

La tendenza dei no-tamp è un problema da risolvere nel minor tempo possibile: sono diversi gli episodi accaduti in Italia.

Non mancano le novità in merito a chi protesta contro le decisioni relative alla diffusione dei contagi da Covid-19. Dopo chi è contrario a mascherine e vaccino arrivano anche i cosiddetti “no tamp“.

No tamp in azione, cosa sta accadendo 

Adesso è tempo di coloro i quali non vogliono rovinare le proprie vacanze estive e per questo evitano di sottoporsi al tampone. In caso di positività, infatti, sarebbero costretti ad abbandonare tutto e ad andare in quarantena. Non si tratta di casi isolati, bensì di un numero di persone sempre più ampio. Tutto ciò, come evidenziato da la Repubblica, vorrebbe dire non rispettare la salute altrui e anche quella personale. 

No tamp in azione, la situazione 

Si tratta quindi di persone che non vogliono in alcun modo sottoporsi al tampone, così come richiesto ad esempio a Latina in caso di presenza di un focolaio. Secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica l’Asl avrebbe chiesto agli ospiti di un campeggio a Fondi di sottoporsi allo screening per accertare eventuali casi di Covid-19.  Fatto sta che però soltanto un terzo avrebbe accertato la positività o la negatività al tampone. Al termine del tracciamento i tamponi sono stati 150, di oltre 400 persone nessuna novità: da qui la decisione di bloccare l’accesso in piscina e l’attività di animazione

No tamp in azione, diversi gli episodi 

Non c’è però soltanto l’episodio di Fondi. Un 13enne positivo sarebbe salito a bordo di un traghetto, proveniente da Ischia, giungendo successivamente a Roma. “Una storia surreale e preoccupante. Il ragazzo aveva sintomi, ma invece di fare immediatamente il tampone sull’isola, i suoi parenti non hanno detto niente a nessuno. Hanno deciso di mandarlo a Roma per incontrare la madre, ignara di tutto, che fortunatamente ha subito avvisato il medico” si legge su la Repubblica. Dopo i controlli del caso anche la mamma del ragazzo è risultata positiva e asintomatica

Trattandosi di test di massa su base volontaria, nel caso di Fondi, l’auspicio era che più persone possibili si sottoponessero ai tamponi antigenici in modo che, se positive, potessero essere presto isolate, ovviamente dopo la conferma con il molecolare.  Nonostante alcuni focolai che si stanno registrando nella regione, le ospedalizzazioni nel Lazio continuano a rimanere stabili per quanto riguarda le terapie intensive. Si nota soltanto un leggero aumento sul fronte dei reparti ordinari.