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Nuova eruzione del vulcano in Islanda: il Sundhnukur torna in attività con oltre 130 scosse

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Il vulcano Sundhnukur torna a eruttare nel sud-ovest dell'Islanda: oltre 130 scosse sismiche registrate e evacuazioni a Grindavík. La nuova eruzione preoccupa residenti e autorità locali.

È successo di nuovo, per la nona volta dal 2023. Il vulcano Sundhnukur, parte di quella frattura ribollente che attraversa la penisola di Reykjanes in Islanda, ha eruttato ancora.

Islanda, il vulcano Sundhnukur erutta di nuovo: scosse ed evacuazioni

Non è una sorpresa l’eruzione di questo vulcano, ma fa comunque paura. Sundhnukur è tornato a farsi sentire.

È la nona eruzione dal 2023, la dodicesima dal 2021. Un dato che ormai racconta una realtà instabile, che si ripete. Nella penisola di Reykjanes, vicino a Svartsengi, sono state registrate oltre 130 scosse di terremoto nel giro di poche ore. Troppe per restare a guardare.

La polizia ha ordinato subito l’evacuazione del villaggio di Grindavík. Anche i turisti presenti nella Laguna Blu e nel campeggio vicino sono stati fatti uscire. Nessuna scena di panico, ma tensione sì. Le immagini mostrano gente che prepara le valigie in fretta, autobus che arrivano mentre la terra continua a vibrare. E la lava, intanto, fa il suo corso.

Islanda, il vulcano Sundhnukur non si ferma: rischio colate su Grindavík

Secondo Minney Sigurdardottir, esperta dell’ufficio meteorologico islandese, la situazione al momento “non è pericolosa”. Ma la lava non è prevedibile. Se l’eruzione del Sundhnukur dovesse durare troppo, le colate potrebbero spingersi verso Grindavík e colpire le case. Già troppe volte la gente di quel villaggio ha dovuto fuggire, lasciarsi dietro tutto. Può bastare un cambio di vento. Una crepa più ampia del previsto.

L’eruzione è la dodicesima dal 2021 nella regione. Numeri che parlano da soli. Non è solo un episodio. È un ciclo che sembra inarrestabile. E ogni volta è un salto nel buio. La natura qui non avverte, non spiega. Agisce e basta. Le colline nere, i campi di lava antica, ora sembrano di nuovo vivi. C’è chi dice che il suolo stia solo “respirando”. Altri parlano di un lungo risveglio geologico. Ma intanto la gente scappa, le autorità vigilano, e le scosse non si fermano. Un’altra notte insonne nel cuore incandescente d’Islanda.