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Cognato di boss turco ucciso e bruciato nel Milanese: tre fermi per l’omicidio

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Uomo trovato ucciso e bruciato in un appartamento del Milanese lo scorso luglio, tre fermi per l’omicidio. Gli ultimi sviluppi sul caso.

Il corpo carbonizzato di Hayati Aroyo, cognato di un noto boss della mafia turca, è stato ritrovato nei pressi del Milanese in circostanze drammatiche. Le indagini, condotte con estrema rapidità, hanno portato al fermo di tre persone ritenute responsabili dell’efferato omicidio.

Omicidio nel Milanese: cognato di boss turco ucciso e bruciato

L’uomo è

stato trovato carbonizzato lo scorso 23 luglio in un appartamento a Sesto San Giovanni, prestato da uno studente temporaneamente assente.

Secondo gli accertamenti della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Milano, Hayati Aroyo è stato colpito da circa trenta coltellate prima che i suoi aggressori tentassero di cancellare le tracce dando fuoco all’appartamento e al corpo.

Gli investigatori hanno analizzato la rete di amicizie e le relazioni della vittima, identificando tre persone con motivi di rancore tali da spingerle a pianificare il delitto. Attraverso le registrazioni delle telecamere, i tabulati telefonici e le intercettazioni, la polizia ha ricostruito gli spostamenti degli indagati e il ruolo di ciascuno durante la notte dell’omicidio, arrivando così a completare il quadro probatorio necessario per il fermo.

Omicidio nel Milanese: cognato di boss turco ucciso e bruciato, tre fermi

La polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Monza, ha eseguito il fermo di tre persone ritenute responsabili dell’omicidio di Hayati Aroyo, 62 anni, cittadino italiano di origine turca e cognato del boss della mafia turca Huseyin Sarai, ucciso vent’anni fa a Crotone.

Gli indagati, un italiano di 38 anni, un albanese di 33 e una donna italiana di 36, sono accusati di omicidio aggravato, rapina, incendio e distruzione di cadavere. I due uomini sono stati trasferiti nella Casa Circondariale di Busto Arsizio, mentre la donna si trova a Milano, in attesa della convalida del provvedimento da parte del gip.