Ieri sera Ozzy Osbourne e i Black Sabbath hanno scritto l’ultima pagina di una storia leggendaria. Non è stato solo un concerto, ma un evento carico di emozioni e significati profondi, l’addio di una band che ha rivoluzionato il metal. Sul palco, tra applausi scroscianti e lacrime sincere, si è celebrato un trionfo di musica e passione che ha segnato per sempre la memoria di chi c’era e di chi li ha seguiti da sempre.
Quel momento ha consacrato ancora una volta il loro ruolo di pionieri e icone immortali.
Ozzy Osbourne e i Black Sabbath: il concerto che ha chiuso un’era
La direzione musicale è stata affidata a Tom Morello, che ha definito l’evento “il più grande spettacolo heavy metal della storia”. I biglietti, andati esauriti in pochi minuti a prezzi elevati, hanno contribuito a raccogliere fondi destinati alla lotta contro il Parkinson e al sostegno dei bambini malati di Birmingham.
La serata ha rappresentato un passaggio di testimone tra tre generazioni di rocker e fan del metal, con una scaletta d’eccezione che ha visto esibirsi nomi di primo piano come Metallica, Slayer, Pantera, Tool, Gojira, Alice in Chains, Halestorm, Anthrax, Lamb of God e Mastodon. A completare il cast, ospiti fuori dal genere come Billy Corgan, Fred Durst, Zakk Wylde, Slash, Duff McKagan, Jonathan Davis e Sammy Hagar, rendendo la celebrazione ancora più memorabile.
Ozzy Osbourne e i Black Sabbath: il simbolo del metal e l’addio che ha commosso il mondo
I fuochi d’artificio hanno illuminato il cielo sopra il Villa Park Stadium di Birmingham, mentre oltre 40 mila persone assistevano con gli occhi colmi di emozione. Tra lacrime e applausi, si è respirata l’anima più autentica del metal.
La voce di Ozzy Osbourne, rotta dall’emozione, ha risuonato nell’aria con l’ultima esecuzione di “Paranoid”, un addio davvero definitivo. Dopo più di cinquant’anni, i Black Sabbath hanno salutato la loro città natale con un concerto destinato a entrare nella storia: “Back To The Beginning”, un ritorno alle radici che potrebbe segnare la conclusione di un’epopea.
La formazione originale composta da Ozzy, Tony Iommi, Geezer Butler e Bill Ward si è riunita per la prima volta in vent’anni sullo stesso palco, proprio a Birmingham, dove tutto ebbe inizio nel 1968.
L’evento, i cui proventi sono stati destinati alla beneficenza, è stato presentato come l’ultima esibizione dal vivo di Ozzy, la cui salute è compromessa dal Parkinson, diagnosticato cinque anni fa; oltre che da una serie di interventi chirurgici, l’ultimo dei quali al collo nel 2023. Iconico frontman dal carattere “selvaggio”, Ozzy si è esibito seduto su un trono nero decorato con un pipistrello, indossando un lungo cappotto di pelle e il suo tipico trucco scuro, incarnando il “Prince of Darkness”. Tra momenti di forte emozione, il pubblico ha celebrato grandi successi come “Crazy Train”, “War Pigs”, “Iron Man” e “Children of the Grave”, chiudendo con “Paranoid”. Ozzy ha definito il concerto il suo “regalo a Birmingham”, affermando di poter ora morire in pace.
Sebbene sia un addio, non è escluso che la storia continui. Tony Iommi ha aperto alla possibilità di un nuovo album, con il sostegno degli altri membri, pur senza voler investire anni in un progetto incerto. Per ora, però, il sipario è calato su questa emozionante ultima tappa.