> > Papa Francesco oggi in Myanmar: centinaia di fedeli in attesa

Papa Francesco oggi in Myanmar: centinaia di fedeli in attesa

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Papa Francesco oggi in viaggio per Myanmar, in cui proverà ad affrontare la questione Rohingya.

Papa Francesco è partito in volo per Myanmar, nel suo primo viaggio verso l’ex Birmania. La sua permanenza durerà una settimana, fino al 2 dicembre, giorno in cui partirà per il Bangladesh. L’arrivo di Papa Francesco a Yangon, ex capitale birmana, è previsto per oggi, 27 novembre, alle 13.30 ora locale, con l’accoglienza ufficiale in aeroporto. In Myanmar e Bangladesh la comunità cattolica è in minoranza rispetto a quella buddista e musulmana. Si prevede dunque che Papa Francesco oggi incoraggerà tali comunità ad essere pacifiche e solidali, secondo quanto affermato dal Segretario di Stato Pietro Parolin che lo seguirà in questa visita asiatica.

Papa Francesco oggi in Myanmar

L’altro tema su cui gli occhi saranno tutti puntati è quello riguardante la questione dell’esodo dei Rohingya, la minoranza musulmana. Verso tale comunità, che secondo un rapporto delle Nazioni Unite è tra le minoranze più perseguitate del mondo, Papa Francesco ha rivolto diversi appelli in loro difesa. Le ragioni di tale difesa porteranno il pontefice ad incontrare la consigliera del governo e premio Nobel per la pace Aung Sau Suu Kyi. Discuteranno della minoranza rohingya, per la quale Myanmar e Bangladesh hanno trovato l’accordo per il rimpatrio, dopo un momento drammatico: a fine agosto l’esodo dei profughi rohingya verso il Bangladesh ha causato un’emergenza umanitaria, in seguito alle 622 mila persone fuggite. Prima del suo viaggio in Estremo Oriente Papa Francesco, dopo l’Angelus dalla sua finestra in Piazza San Pietro, ha chiesto ai presenti di pregare per il viaggio pastorale: “Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera perché la mia presenza sia per quelle popolazioni un segno di vicinanza e di speranza”.

Le difficoltà per i Rohingya

Molti Rohingya sono stati relegati in ghetti o sono fuggiti in campi profughi in Bangladesh e sulla zona di confine tra Thailandia e Birmania. Più di 100.000 Rohingya vivono in campi per sfollati, anche perché le autorità hanno proibito loro di lasciarli. I Rohingya hanno catturato l’attenzione internazionale sulla scia di alcune rivolte svoltesi nel 2012. Il 28 maggio 2012 è avvenuto lo stupro e l’omicidio di una ragazza buddhista e tre ragazzi rohingya sono stati accusati di esserne i responsabili. La già difficile convivenza tra le due diverse etnie ha subito, per questo avvenimento, un duro colpo che ha portato ad una rapida degenerazione del rapporto. Papa Francesco oggi spera di ristabilire l’ordine pacifico e userà senza ombra di dubbio parole di incoraggiamento e fiducia verso la comunità buddista e quella musulmana nei confronti della minoranza, affinchè la pace sia con tutti loro.