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Per i soldati russi morti in Ucraina funerali vietati in patria e cremazione in Ucraina

Un forno crematorio "da campo"

Dopo gli interrogativi che aveva posto lo stesso Zelensky arriva la conferma: per i soldati russi morti in Ucraina funerali vietati in patria

La guerra e la morte che porta da non pubblicizzare troppo se tocca i tuoi, ecco perché per i soldati russi morti in Ucraina i funerali sono vietati in patria e viene disposta la cremazione in Ucraina. Con che mezzo? Con dei forni crematori portatili in cui operatori, becchini senza elmetto per le alte temperature, nelle retrovie riducono in cenere la prova che anche i russi muoiono, secondo un’analisi Usa a migliaia ormai.  

Funerali vietati ai solati russi, lo scoop di Novaya Gazeta 

Ad ogni modo le dichiarazioni di una donna ad un quotidiano molto battagliero e non schierato come la Novaya Gazeta confermano le direttive trapelate da Mosca e denunciate a suo tempo dallo stesso Volodymyr Zelensky in una delle sue dirette video. Ha spiegato la donna sulle esequie negate: “Ci hanno detto che non avremo il corpo del nostro caro indietro finché tutto non sarà finito”. 

Forni crematori da campo, la denuncia di Zelensky

Il dato per cui le truppe russe stiano portando al seguito forni crematori mobili per sbarazzarsi dei propri caduti e nascondere il vero numero di vittime subite era stato lanciato da Zelensky tempo fa. Aveva detto il presidente dell’Ucraina: “Questi ragazzi stanno portando questi forni crematori per se stessi, vengono usati come carne da cannone. È disumano”.