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Pescara dice addio all'amato chef anconetano Leo Giacomucci

Leo Giacomucci

Dai primi passi nelle Marche ai fasti dei locali ed hotel più rinomati d'Abruzzo: Pescara dice addio all'amato chef anconetano Leo Giacomucci

Pescara dice addio all’amato chef anconetano Leo Giacomucci che aveva fondato l’Associazione cuochi della provincia e dirigeva “Lu Carrature d’oro”. Da quanto si apprende Giacomucci si è spento all’età di 90 anni dopo aver ideato “Lu Carrature d’Oro”, il più antico concorso enograstronomico d’Abruzzo.

Pescara dice addio a Leo Giacomucci

Leo lo mise in piedi non appena venne eletto presidente dell’Associazione provinciale Cuochi Pescara: lo scopo era esaltare il valore della cucina regionale. Il gruppo da lui fondato venne diretto la Leo dal 1988 al 1992. Secondo i media locali poi dal 1999 al 2006 Giacomucci ha rivestito anche il “ruolo di presidente dell’Unione cuochi abruzzesi di cui fino ad oggi era decano”.

I primi passi ad Ancona, poi l’Abruzzo

Giacomucci era nato il 21 marzo del 1931 ad Ancona e iniziò a cucinare nel 1949 nella sua città natale. Lì fu anche “cuoco personale” di diversi ammiragli della marina militare. In Abruzzo poi Giacomucci ci arrivò nel 1963 in occasione “dell’apertura dell’hotel Promenade di Montesilvano dove rimase, in qualità di chef, fino al 1971”. L’anno successivo aprì il ristorante “L’Aragosta”. Poi fece ritorno al Promenade nel 1972 e nel 1994 “coronò il sogno di avere un suo hotel il “Giardino dei Principi” di Città Sant’Angelo che diresse fino al 2006”: lo ricorda l’Unione regionale cuochi abruzzesi.