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Piantedosi telefona al suo omologo turco per parlare di migranti

Il ministro Piantedosi

Dopo i colloqui al G20 fra Giorgia Meloni e Recep Erdogan Matteo Piantedosi telefona al suo omologo turco Suleyman Soylu per parlare di migranti

Matteo Piantedosi telefona al suo omologo turco per parlare di migranti e secondo Libero fra i due ministri vigerebbe un “patto” i cui presupposti erano maturati già a Bali per mettere freno agli sbarchi sulle coste dei loro paesi. Spieghiamo, anzi, riportiamo. Ci sarebbe un accordo anti sbarchi con Italia e Turchia “unite per mettere un freno agli sbarchi senza sosta che si sono susseguiti negli ultimi anni”. 

Piantedosi telefona al suo omologo turco 

Secondo il quotidiano il feeling sul tema fra Roma e Ankara avrebbe trovato polpa e massa critica in un colloquio telefonico “tra Matteo Piantedosi e il ministro degli Interni turco Suleyman Soylu”. Il ministero dell’Interno di Ankara avrebbe fatto sapere poi che quel dialogo è stato incentrato sul “contrasto all’immigrazione clandestina e collaborazione tra Italia e Turchia su temi relativi la sicurezza e la guardia costiera”. 

Il precedente fra Meloni ed Erdogan

Una intesa che Libero ricorda essere nata  già “al G20 di Bali nel colloquio tra Giorgia Meloni e il presidente turco Erdogan”.  Cosa si erano detti Meloni ed Erdogan? I due sarebbero stati  “d’accordo nella necessità di lavorare insieme per contrastare la migrazione irregolare” ed “hanno condiviso l’auspicio di un ulteriore rafforzamento dei rapporti commerciali bilaterali”.