Pino Insegno è pronto a tornare su Rai 1 con Reazione a Catena, al via l’8 giugno alle 18:45. Durante la conferenza stampa di presentazione, il conduttore ha attirato l’attenzione non solo per il suo ritorno, ma anche per una battuta su Jannik Sinner che non è passata inosservata.
Pino Insegno riparte da Reazione a Catena: tra conferme, novità e polemiche
si prepara a tornare alla guida di Reazione a Catena, il quiz estivo di Rai 1, confermato nel palinsesto a partire dall’8 giugno. Durante la presentazione dei programmi del Day Time Rai, il conduttore ha replicato alle critiche con fermezza:
“Dopo 44 anni di questo mestiere devo dimostrare qualcosa solo a me stesso rispetto alle persone che mi seguono da tanto tempo”.
Nel suo intervento, il conduttore ha ricordato come Reazione a Catena abbia esordito nel 1982 in prima serata su Rai 2 e come da allora abbia accumulato oltre quarant’anni di carriera. Ha poi fatto riferimento alla sua lunga assenza dalla conduzione del programma, invitando i presenti a trarre le proprie conclusioni sul motivo di tale scelta. Ha aggiunto di aver portato avanti numerosi altri format con buoni risultati, eccezion fatta per Il Mercante in Fiera, che ha definito un esperimento non riuscito.
Parlando degli ascolti in calo della scorsa stagione, il conduttore ha sottolineato le difficoltà incontrate nel competere con eventi sportivi di grande richiamo, come partite di calcio o finali internazionali. Nonostante tutto, ha ricordato che lo share aveva spesso un “2” davanti e si è detto fiducioso sul fatto che quest’anno il programma potrà riconfermarsi.
Angelo Mellone, direttore dell’Intrattenimento Day Time Rai, ha difeso Insegno, definendo la scorsa stagione anomala a causa di continui cambiamenti. Ha spiegato che quest’anno le condizioni saranno più stabili e ha sottolineato che Insegno non ha nulla da dimostrare. Ha infine suggerito di valutare i risultati a fine luglio, lasciando che il programma parli da sé.
Pino Insegno, l’inaspettata battuta su Jannik Sinner fa discutere
“Spero che Sinner non arrivi in finale al Roland Garros… Non è che se non fa una finale crolla il mondo… gli auguro un raffreddore, niente di più”.
Un’osservazione che forse voleva essere ironica, ma che ha toccato un nervo scoperto proprio mentre l’Italia si stringe attorno a Jannik Sinner, attuale numero uno del ranking mondiale, pronto a debuttare sulla terra rossa di Parigi il 26 maggio contro il francese Arthur Rinderknech. Il riferimento di Insegno alla possibilità che il campione non arrivi in finale al Roland Garros non è casuale: con tono pungente, il conduttore ha voluto mettere in evidenza quanto sia difficile per i programmi televisivi competere con eventi sportivi di grande richiamo.
“Andavamo in diretta contro la partita… contro la finale di salto in alto… contro la finale di Coppa Davis… E gli ascolti nonostante tutto avevano sempre il 2 davanti. Quest’anno confermeremo e andremo avanti ancora”, ha sottolineato il conduttore sullo scorso anno.
Un’ironia che non tutti hanno apprezzato. Reduce dalla recente sconfitta in finale agli Internazionali d’Italia contro Carlos Alcaraz, il tennista altoatesino guarda ora al Roland Garros come a un’occasione cruciale per dimostrare di essere il numero uno al mondo.