“Erano più di due”: queste parole risuonano come un’eco inquietante mentre nuovi dettagli emergono sull’incidente che ha tolto la vita a Beatrice Bellucci a Roma. Quella che inizialmente sembrava una tragedia isolata assume ora contorni ben più complessi, rivelando un intreccio di responsabilità e circostanze finora sconosciute.
Incidente a Roma: conseguenze legali e il ricordo di Beatrice Bellucci
Silvia Piancazzo, alla guida della Mini al momento dell’impatto, è stata formalmente indagata a titolo cautelativo e ricoverata al San Camillo, dove ha subito interventi complessi per fratture multiple e asportazione della milza.
L’indagato Girimonte potrebbe rischiare una pena detentiva anche se la gara non venisse confermata, in base a una sentenza della Cassazione del 2024 che stabilisce che chi supera il doppio del limite di velocità non può beneficiare della sospensione condizionale della pena.
La comunità piange la giovane Beatrice, ricordata dagli amici come “una ragazza dolce e generosa”, mentre la famiglia attende il via libera della Procura per i funerali. Venerdì 31 ottobre, alle 18:30 in piazza dei Navigatori, sarà organizzata una fiaccolata in sua memoria e di tutte le vittime della strada.
“Erano più di due”, scoperta shock sull’incidente a Roma in cui è morta Beatrice
La Procura di Roma ha avviato accertamenti su una presunta gara automobilistica non autorizzata e su un possibile video girato per i social nei minuti antecedenti al tragico incidente che ha causato la morte di Beatrice Bellucci, 20 anni, venerdì 24 ottobre su via Cristoforo Colombo.
Alla guida della Bmw Serie 1 bianca c’era Luca Domenico Girimonte, 22 anni, residente ad Anzio, indagato per omicidio stradale aggravato, mentre a bordo si trovava l’amico Raffaele F., rimasto illeso. Entrambi avrebbero consegnato agli inquirenti i codici di sblocco dei propri cellulari, sequestrati insieme a quello di un terzo giovane che viaggiava su un’altra Bmw grigia partita dalla stessa località.
Le prime ricostruzioni indicano che potrebbero non essere state solo due le auto coinvolte. Testimoni hanno raccontato scene impressionanti: vetture sfreccianti a oltre 150 km/h, con un “rumore assordante di motori”. La Mini Cooper su cui viaggiavano Silvia Piancazzo e Beatrice Bellucci è stata travolta in prossimità di piazza dei Navigatori e si è schiantata contro un albero, provocando l’impatto mortale.
Il conducente della terza auto, ascoltato dagli agenti, avrebbe dichiarato:
“Non mi sono accorto di nulla. Non sono scappato, ho solo proseguito”, riporta Roma Today.