> > Poggioreale: ragazzo tenta il suicidio in cella, salvato dalla polizia penite...

Poggioreale: ragazzo tenta il suicidio in cella, salvato dalla polizia penitenziaria

Poggioreale suicidio

Un nuovo tentativo di suicidio nel carcere di Poggioreale, ragazzo tenta di impiccarsi con una corda

Un ragazzo, 23 anni, tenta di impiccarsi con una corda nella sua cella nel carcere di Poggioreale, ma viene salvato dalla polizia penitenziaria.

Tentativo di suicidio nel carcere di Poggioreale

Aldo Di Giacomo, vice segretario generale Osapp, ha dichiarato quanto successo ieri nel carcere di Poggioreale:

«Di fronte ad un trend che non sembra arrestarsi e che potrebbe far superare a fine 2024 il più tragico bilancio di suicidi, quello del 2022 con 84 vittime, è necessario correre ai ripari per mettere fine alla “strage di Stato” ed assolvere alla prima funzione dello Stato di legalità che le deriva dall’avere in custodia vite umane».

Poggioreale è il carcere con più tentativi di suicidio

Aldo Di Giacomo, continua il racconto per evidenziare le difficoltà presenti nelle carceri italiane:

«Poggioreale si conferma il carcere italiano a più forte rischio suicidi: la scorsa notte l’alta professionalità del personale penitenziario in servizio ha salvato la vita ad un detenuto straniero di 23 anni del reparto Livorno che tentava con una corda rudimentale di impiccarsi in bagno. Nelle carceri italiane siamo arrivati a 16 suicidi dall’inizio dell’anno, a cui aggiungere 20 morti per “altre cause».

Nuovo tentativo di suicidio a Poggioreale, i motivi

I suicidi in carcere coinvolgono persone di tutte le età, con una prevalenza tra gli under 40. I fattori di rischio sono i problemi psichici, la tossicodipendenza e, soprattutto, il sovraffollamento.

Il vice segretario generale Osapp, sostiene che bisogna intervenire per fermare questo drammatico fenomeno:

«Ridurre il sovraffollamento attraverso amnistie e indulgenze, deflazione carceraria e pene alternative. Migliorare l’assistenza sanitaria e psicologica ai detenuti. Potenziare la formazione del personale penitenziario e investire in infrastrutture e tecnologie per la sicurezza e la prevenzione dei suicidi».