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Def, Salvini: "Non ci saranno patrimoniali"

Pensioni, Salvini punta a quota 41

Il leader della Lega ha negato a Radio Radicale che siano allo studio patrimoniali o prelievi sui conti correnti, come fece Amato nel 1992.

Nella manovra non ci saranno “né patrimoniali né prelievi dai conti correnti degli italiani”. Parola del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite giovedì mattina a Radio Radicale. La memoria corre al governo di Giuliano Amato nel 1992, quando dalla sera alla mattina prelevò forzosamente denaro dai conti correnti per abbattere il debito pubblico. Il perché di questo riferimento è da ricercarsi in dichiarazioni dei giorni scorsi, quando lo stesso Salvini aveva detto che gli italiani erano pronti a dare una mano al governo. Lo stesso ministro ha dunque voluto sgomberare il campo da equivoci: “Non chiederemo le fedi nuziali per salvare il paese, fa tutto parte della fantasia”.

Nuove critiche all’Unione europea

Salvini è poi tornato a ricordare gli obiettivi della manovra gialloverde: “Faremo l’esatto contrario di quel che ha fatto Monti”, ha proseguito, “Questa è una manovra che investe sul futuro, sulla crescita e sui giovani”. Per poi lanciare la stoccata ai governi che lo hanno preceduto e, ovviamente, all’Unione europea: “Le ricette imposte dall’Europa e dai governi Renzi, Gentiloni, Letta e Monti hanno hanno aumentato il debito pubblico e impoverito l’Italia”.

Sull’incontro con Mattarella

Ieri sera sono saliti al Quirinale molti esponenti del governo, tra cui Conte, Salvini e Di Maio. L’argomento principe è stata la manovra. “Non ho visto Mattarella preoccupato”, ha spiegato lo stesso Salvini al giornalista di Radio Radicale, “Si leggono sui giornali ricostruzioni fantasiose”. E poi una nuova stoccata ai quotidiani: “ma il bello della libertà di stampa e di parola è che va sempre tutelata”.