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Renzi: "Giustizia per la campagna di odio contro mio padre"

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Lo annuncia il senatore Pd su Facebook: "Travaglio, una giornalista e la società editoriale del Fatto Quotidiano condannati per 95.000 euro".

“Niente potrà ripagare l’enorme mole di fango buttata addosso alla mia famiglia a mio padre alla sua salute”. Così l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato la prima sentenza del Tribunale di Firenze contro il quotidiano guidato da Marco Travaglio. La società editoriale del Fatto Quotidiano, il suo direttore ed una giornalista sono stati condannati ad un risarcimento danni per un valore complessivo di 95.000 euro, per alcuni articoli di approfondimento pubblicati dal quotidiano sul caso Chil Post e Mail Service srl. Lo annuncia il senatore democratico sulla sua pagina Facebook. All’epoca dei fatti sul capo di Tiziano Renzi pendeva l’accusa di bancarotta fraudolenta, poi decaduta.

Renzi: “Travaglio ha diffamato mio padre”

Nelle parole di Matteo Renzi, “Una campagna di odio senza precedenti” quella condotta dalla società editoriale del Fatto Quotidiano, dal suo direttore Travaglio e da una giornalista del giornale nei confronti di Tiziano Renzi, padre dell’ex premier. L’uomo, processato nel 2016 per il fallimento dell’azienda di famiglia Chil Post, fu definito dal Fatto un “bancarottiere”. Una carica attribuita troppo frettolosamente dagli autori di una serie di articoli pubblicati tra il 2015 e il 2016. Il Tribunale di Genova si espresse infatti definitivamente sul caso nel luglio 2016, assolvendo il Renzi padre da ogni accusa – per archiviazione dell’indagine da parte del Gip di Genova Roberta Bossi – e rendendo di fatto Travaglio & Co. passibili di condanna per il reato di diffamazione. E la querela fu puntualmente presentata dalla famiglia Renzi al Tribunale di Firenze. Ora “qualcuno inizia a pagare i danni”.