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Ddl semplificazioni, Cdm approva 10 disegni di legge delega

Cdm, ddl semplificazioni

Il Cdm ha "spacchettato" il decreto varato a dicembre e criticato perché comporta il rischio di svuotamento delle prerogative del Parlamento .

L’obiettivo è semplificare i processi burocratici e “accrescere la competitività del Paese”. Il Consiglio dei ministri ha discusso la bozza del ddl semplificazioni, approvando dieci disegni di legge per “spacchettare” il decreto varato lo scorso 12 dicembre ma mai giunto alla Camera. Se le deleghe riceveranno l’approvazione del Parlamento, nelle mani dell’esecutivo saranno concentrate numerose e importanti attività. Un’eventualità che è già stata criticata perché comporta il rischio di uno svuotamento delle prerogative del Parlamento a favore di Palazzo Chigi. Il decreto contiene dieci diverse deleghe, così “spacchettate” per consentire ai singoli testi di essere discussi e approvati in tempi più rapidi.

Le dieci deleghe

Gli ambiti a cui tali deleghe fanno riferimento sono: economia e sviluppo; energia e fonti rinnovabili; ambiente; edilizia e territorio; acquisto di beni e servizi della pubblica amministrazione; servizio civile universale e soccorso alpino; cittadinanza e innovazione digitale; giustizia tributaria e sistema tributario e contabile dello Stato; prevenzione della corruzione; tutela della salute. Vi è poi una delega sulla riforma dei contratti pubblici, volta ad accelerare i cantieri. Tra le maggiori novità previste per quanto riguarda il codice civile, c’è la possibilità per chi desideri convolare a nozze di stipulare un contratto prematrimoniale, oltre a cambiamenti in materia di successione ed eredità.

Commissione e Cabina di regia

Il ddl semplificazioni prevede anche l’istituzione, tramite decreto del premier Conte, di una Commissione permanente composta da giuristi e altri esperti. La Commissione avrà il compito di “assicurare in concreto l’attuazione delle misure di semplificazione”, con un budget di 8 milioni per l’anno 2020. Il presidente del Consiglio intende inoltre assumere il ruolo di leader di un Comitato interministeriale per la semplificazione, che opererà in collaborazione con una Cabina di regia, presieduta dal Capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi. La nomina dei membri della Cabina di regia sarà riservata al premier.