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Sondaggio: M5S scende al 21%, in crescita il Pd di Zingaretti

Pd

M5S dato al 21%. Non è più secondo partito del Paese, almeno stando alle intenzioni di voto. La nuova era Zingaretti parte con una crescita dello 0,8%

Ha promesso un partito nuovo, con nuovo statuto, nuove priorità e nuova struttura. Apre metaforicamente la porta all’associazionismo, al volontariato, ai movimenti che hanno animato strade e piazze italiane negli ultimi mesi, contro il razzismo, contro il surriscaldamento globale e contro le politiche del governo sulla famiglia, sulle donne. Il nuovo Pd capitanato da Nicola Zingaretti prende le mosse dalla necessità di opporsi a un “imbarazzante governo dei ni” e alla cultura delle destre che sta permeando il Paese e l’Europa.

L’ultimo sondaggio parla chiaro: il M5S è dato al 21%. Non è più il secondo partito del Paese, almeno stando alle intenzioni di voto. La nuova era Zingaretti comincia positivamente, con un trend in crescita dello 0,8%.

Pd, la nuova era Zingaretti

Riprende il passo il Partito Democratico, fresco della nuova leadership di Nicola Zingaretti, eletto con il 66% alle primarie del 3 marzo scorso. Per la prima volta dal 2014 è dato al 21,1%, sullo stesso livello del M5s, dato al 21%. A renderlo noto, il TgLa7 che tutti i lunedì pubblica i sondaggi Swg. Per i dem, che partono dal 18% delle ultime politiche (il 4 marzo scorso), sicuramente una buona notizia. L’era del nuovo segretario Pd sembra procedere a ritmo incalzante. Notizia affatto positiva invece per il Movimento guidato dal vicepremier Luigi Di Maio che scende al 21%. Al primo post resta la Lega con il 33,9%.

I Cinque Stelle, in un anno di governo, hanno perso oltre 10 punti percentuali: partivano dal 32%. Una crisi che sembra essere direttamente proporzionale all’esplosione della Lega. Così riferisce Open. Il partito capitanato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini è passato dal 18% alla soglia del 34%.