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Luigi Di Maio sul salario minimo europeo "Convinceremo Lega e Pd"

Luigi Di Maio, Europee

C'è tanta gente che lavora e non arriva a fine mese. Troveremo le risorse dalla spending review, dalla crescita ma anche dalla lotta ai grandi evasori".

Quando Luigi Di Maio presenta il programma targato M5s per le prossime elezioni europee del 26 maggio 2019, non parla di europa: piuttosto predilige la politica interna. Sarà difficile per Matteo Salvini trovare in Viktor Orban la giusta intuizione per combattere le politiche di austerity, secondo il vicepremier pentastellato “è bene che la Lega trovi un altro partner”. Il ministro del Mise conferma la sua linea sul caso Armando Siri, non disdegna la flat tax e conferma la volontà sul non aumento dell’Iva: punto fondamentale del suo discorso è però la proposta sul salario minimo europeo. Nelle parole di Di Maio ricorrono spesso i riferimenti alle accuse mosse dal Pd e dalla Lega circa il voto sulla proposta. “Non credo che il Carroccio non voterà il salario minimo, le imprese chiedono di evitare il dumping, era nel contratto di governo e nel programma dei dem”. C’è tanta gente che lavora non arriva a fine mese. Troveremo le risorse dalla spending review, dalla crescita ma anche dalla lotta ai grandi evasori”.

Tra crescita e strategie

Il personale pronostico di Luigi Di Maio in chiave europee ripiega sulla convinzione che “il Ppe e il Pse non faranno il 50%” e sarà quindi fondamentale il gruppo parlamentare composto dai grillini: d’altro canto pare che l’ossessione del vicepremier sia quella di “non far tornare quelli che c’erano prima, quelli che non vedono l’ora di avere tra le mani la cosa pubblica” (al pari di quanto accaduto con le governative in Italia). Dal punto di vista della crescita economica invece, il ministro del lavoro sembra non si voglia accontentare del piccolo miglioramento confermato dalla stima Istat sull’aumento del Pil “Non mi accontento del +0.2%, tutte quelle previsioni catastrofiche sono state smentite, finalmente. Le politiche espansive del M5s stanno dando il loro effetto e devono ancora avere il loro impatto il reddito di cittadinanza, il dl crescita e lo sblocca cantieri. Speriamo negli effetti positivi in tutti i paesi europei”.