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Sea Watch non tornerà in Libia, Salvini attacca la Ong

Sea Watch non tornerà in Libia, Salvini attacca la Ong

Scontro tra Matteo Salvini e la Sea Watch. Il Ministro accusa la Ong di ricattare l'Italia con la pelle dei migranti a bordo della nave.

Tra Sea Watch e Salvini ora è scontro dichiarato. Come riferisce l’Ansa, la Ong tedesca ha dichiarato che non tornerà in Libia, dal momento che ritiene Tripoli una meta troppo pericolosa per le persone a bordo. Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini punta il dito contro la Ong tedesca, accusandola di un comportamento poco chiaro. In particolare, il leader della Lega accusa la Sea Watch di utilizzare i passeggeri per ricattare l’Italia a scopo politico.

Scontro tra Sea Watch e Salvini

Prosegue il braccio di ferro tra la Ong tedesca e il Ministro degli Interni Italiano. La Sea Watch ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di fare ritorno a Tripoli, perché la considera troppo pericolosa, Mentre Matteo Salvini accusa la Ong di utilizzare i migranti per ricattare l’Italia. Con il ritorno della stagione estiva 2019 i riflettori sono nuovamente puntati sul flusso di migranti che tenterà di raggiungere la penisola, rischiando la propria vita.

Obiezione del Ministro

La critica del leader della Lega prende le mosse proprio dai grossi rischi per la salute dei migranti, tenuti in ostaggio – secondo Salvini – dalla Ong, che ha “politicizzato” la propria mission per intaccare la linea dura dell’esecutivo sulla questione.

Sea Watch non vuole portarli in Libia? Allora spieghi perché ha chiesto a Tripoli un porto sicuro. E perché, dopo la risposta positiva, ha atteso per ore davanti alla costa africana?”, ha dichiarato il Ministro dell’Interno, aggiungendo che “L’atteggiamento della Sea Watch sembra un vero e proprio sequestro di persona per motivi politici”.