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Eutanasia, legge alla Camera il 24 giugno: scontro tra Lega e M5S

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Governo spaccato: M5S e Lega non presentano un testo unico e in Aula la maggioranza potrebbe avere un nuovo equilibrio.

Attesi alla Camera per il 24 giugno 2019 i testi su eutanasia e suicidio assistito. Il governo non ha presentato una proposta unificata, e la maggioranza rischia di spaccarsi su temi così delicati. Il Parlamento è chiamato a varare una legge prima che sia la magistratura a decidere, nel mese di settembre.

Il testo del M5S

“Oggi in Commissione Affari sociali abbiamo terminato il ciclo di audizioni sul testo legislativo sul suicidio assistito ed eutanasia. Da domani lavoreremo in comitato ristretto per giungere ad un testo unificato e condiviso che ci consentirà di arrivare alla discussione finale il 24 giugno in aula” annunciava il 4 giugno 2019 il deputato del MoVimento 5 Stelle Giorgio Trizzino, firmatario insieme a Doriana Sarli e Gilda Sportiello di una proposta di legge su questi temi.

A due settimane di distanza però il governo rimane profondamente spaccato. Il MoVimento 5 Stelle ha fatto sua la proposta di legge dall’Associazione Luca Coscioni, che dal 2013 ha raccolto 130mila firme. Il Parlamento è chiamato a decidere su tali questioni dopo che la Corte Costituzionale ha rinviato a settembre 2019 la trattazione della questione di costituzionalità dell’articolo 580 del codice penale (aiuto al suicidio), in merito al caso di Marco Cappato che rischia dai 5 ai 12 anni di carcere.

Il testo della Lega

La proposta della Lega contempla invece solo un’attenuazione del reato per chi convive stabilmente col malato sulla base del fatto che l’aiuto al suicidio sarebbe condizionato da uno stato d’animo profondamente afflitto. Pene più lievi anche se la patologia è considerata irreversibile e fonte di intollerabile sofferenza.

La proposta del Carroccio, a firma Alessandro Pagano, Roberto Turri e Massimiliano Panizzut, prevederebbe invece un passo indietro sul testamento biologico (Dat, Dichiarazioni anticipate di trattamento), vietando la rinuncia di nutrizione e idratazione con l’obiettivo di far “prevalere le ragioni della vita sulla base della scienza e coscienza del medico”.

Il 24 giugno le proposte approderanno in Aula e in quel momento si vedrà se la maggioranza rischia una nuova spaccatura (come successo per il provvedimento “salva Radio Radicale”). Il PD infatti, che non ha presentato alcun testo, potrebbe appoggiare il M5S e la proposta della Lega, di conseguenza, verrebbe bocciata.