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M5s, Di Battista: "Se cade il governo mi ricandido al 100%"

di battista

L'intervento a Otto e mezzo, dal ritorno in politica alle frecciatine a Di Maio e Salvini. Su Virginia Raggi: "La sosterrò sempre".

Alessandro Di Battista torna in campo col botto. Dal libro alle apparizioni televisive, l’esponente pentastellato ne ha per tutti e la sua linea è chiara: il rapporto con Di Maio? “Buono”. Salvini? “Non è fascista, ma conformista.” Ma nel Movimento 5 Stelle è ormai chiaro che ci sono due linee governative divergenti e Battista annuncia: “Se cade il governo mi ricandido al 100%”.

Caduta o non caduta?

Alessandro Di Battista s’interroga sulla caduta del governo, poi afferma: “Se cade mi ricandido al 100%”. Il ritorno in campo dell’ex-deputato del Movimento 5 Stelle non poteva che essere più intenso di così. Ospite nella serata di mercoledì 19 giugno di Otto e mezzo, Di Battista ha speso parole per tutti. A partire da Alessandro De Angelis, l’altro ospite di Lilli Gruber, con il quale si è confrontato su vari punti, scontrandosi in altrettanti. Un dibattito acceso che ha fatto saltare sulla sedia più di un esponente 5 Stelle.

Il rapporto con Di Maio

Ci sono due linee governative ormai all’interno del M5S: quella di Luigi Di Maio e quella di Alessandro Di Battista. Politicamente scorretto è l’ultimo libro pubblicato dall’ex deputato, dove non risparmia accuse al vicepremier e critiche alla direzione politica del Movimento. Alla Gruber confessa che il libro è “un atto d’amore” per il movimento: “Ce l’ho tatuato”, afferma. Alessandro è ormai spina nel fianco di Di Maio, tanto da dire: “Con Luigi c’è un buon rapporto”, ma le incrinature sono evidenti, il vetro è scheggiato e le tensioni sono palpabili. Luigi non apprezza le critiche di chi è lontano dal fronte e le affermazioni come “Ci siamo trasformati in burocrati rinchiusi diciotto ore al giorno nei ministeri”. E mette a tacere dubbi e voci di corridoio. In caso di elezioni anticipate lui ci sarà e sembra non veder l’ora che il governo salti e che la legislatura finisca, perchè in quel caso afferma “Chiederei di non considerare questa legislatura nel computo del limite dei due mandati previsto dalle nostre regole”, tagliando così fuori Di Maio, eletto due volte in Parlamento. Deroga che toccherebbe anche molti altri parlamentari in carica, preoccupati da un’eventuale caduta del governo. Probabile candidatura di Conte come frontman M5S? Alessandro non lo esclude.

Le accuse a Matteo

Atteso in India, Di Battista ha evidentemente rinunciato al viaggio con conseguente perdita di soldi. “La politica è tremenda – glielo disse anche il padre, ma è difficile stargli lontano“. Si schiera accanto alla sindaca di Roma Virginia Raggi, ormai attaccata da e su ogni fronte “La sosterrò sempre, mi auguro che questi ultimi due anni siano migliori. Sostengo Virginia in modo ancora più forte. Lei ha contro tutto e tutti. Io sarò sempre grato a questa donna e al suo grande coraggio”. Quindi contrattacca sparando su Salvini. “Non è fascista, è conformista.” La colpa delle colpe? “Non ha scelto di mettere prima gli italiani, ma Radio Radicale“, in molti tra i 5 Stelle non hanno ancora digerito la vicenda. Eppure un tempo Di Battista era uno dei più convinti sostenitori dell’alleanza: “Salvini è efficace in questa fase, ma attenzione perché anche Renzi è stato efficace, in una certa fase. Ma tra essere furbi e essere bravi, c’è una bella differenza.” E sulle intenzione del Ministro degli Interni conclude “Mi auguro da cittadino che il governo non cada, se Salvini vuole far cadere il governo per ragioni elettorali sono affari suoi”.

“Politicamente Scorretto”

Negli ultimi giorni, il nuovo libro di Di Battista ha provocato nuove tensioni all’interno del M5S, proprio per via delle critiche alla linea del partito. Ma cosa contiene il libro? “Sono attivista del M5S, esponente, mi sono guadagnato sul campo il diritto e il dovere di dire la mia. Questo libro, chi lo ha letto lo sa, è un atto di amore verso il Movimento in una fase di sviluppo e di passaggio, è stato un anno difficile” Di Battista si conferma a sostegno del Movimento e del suo capo politico Luigi Di Maio, “Sostengo molto il movimento. Nel mio libro scrivo di quando ho mandato un sms a Salvini scrivendogli ‘Molla Berlusconi, mollalo sul serio non solo il partito ma i costumi e gli usi del berlusconismo’”. Luigi Di Maio ha fatto sapere di non averlo letto, ma a questo punto non valeva la pena farlo?