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Giuseppe Conte sulle nomine Ue: "All'Italia un commissario di rilievo"

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Nel corso della conferenza stampa a Bruxelles, Conte ha assicurato come all'Italia sia stato garantito un commissario di alto rilievo economico.

È un Giuseppe Conte soddisfatto quello che emerge dalla conferenza stampa di Bruxelles in occasione delle nomine dei nuovi vertici dell’Unione Europea. Il Primo Ministro italiano ha infatti annunciato di essere riuscito a rivendicare la nomina di un commissario di alto rilievo economico e di una vicepresidenza. Una figura attraverso la quale – sempre secondo Conte – l’Italia riuscirà ad indirizzare le politiche economiche e sociali dell’Unione Europea.

Le parole del Premier Conte

Nel corso della conferenza stampa, il Presidente del Consiglio ha posto l’accento sulle nomine che sarebbero state garantite al nostro Paese: “L’Italia potrà orientare la nuova politica economica e sociale dell’Unione europea. Era quello che avevo richiesto: guardiamo ai profili e alle figure. Non avevo davanti un foglio bianco e il mio dream team ma la composizione di vertice dell’Ue è molto equilibrata”.

Proprio in merito alla politica economica, Conte ha voluto commentare l’elezione di Christine Lagarde a capo della Bce, il sostituzione di Mario Draghi. Il premier ha infatti assicurato che con lei l’Italia otterrà un posto nel board della Banca Centrale Europea, affermando: “Avremo il portafoglio più strategico nell’interesse dei cittadini italiani: la concorrenza”.

Riguardo alla nomina della tedesca Ursula von der Leyen a nuovo Presidente della commissione Ue, Conte ha dichiarato: “È una figura che a me è piaciuta: nominiamo per la prima volta una donna a capo della Commissione europea. Ho parlato presto stamattina con lei in un un colloquio lungo e stimolante”.

Nessuna polemica con Francia e Germania

Interrogato sulle voci che volevano le nuove nomine decise a tavolino dall’asse franco-tedesco, Conte ha minimizzato. Il Premier si è infatti mostrato felice dell’apporto di forze da parte degli altri paesi: “Sono lieto del fatto che ieri per la prima volta un blocco così consistente franco-tedesco arricchito da Paesi nordici e dal sostegno delle famiglie politiche principali, è stato messo in discussione. Non ne ho mai fatto un problema di nazionalità perché sennò sarei stato perdente. Anche perché l’Italia prima aveva presidente del Parlamento, della Bce e Alto rappresentante [rispettivamente Antonio Tajani, Mario Draghi e Federica Mogherini ndr]”.