> > Regionali Emilia Romagna: Meloni candida padre di bimbi di Bibbiano

Regionali Emilia Romagna: Meloni candida padre di bimbi di Bibbiano

regionali-emilia-romagna-meloni

Alle prossime regionali in Emilia Romagna, Giorgia Meloni ha candidato nelle liste di Fratelli d'Italia anche un padre vittima del caso Bibbiano.

Manca poco più di un mese alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna ma alcune candidature iniziano già a fare discutere, come quella lanciata da Giorgia Meloni che ha incluso nelle liste di Fratelli d’Italia anche un padre presunta vittima del cosiddetto “sistema Bibbiano“. Nella giornata di sabato 14 dicembre, Antonio Margini è stato infatti presentato a Reggio Emilia come candidato ufficiale del partito alla presenza del coordinatore regionale Galeazzo Bignami.

Regionali Emilia Romagna: le candidature

Antonio Margini si era presentato per la prima volta come vittima del caso Bibbiano lo scorso 21 settembre, quando partecipò ad Atreju (l’annuale raduno nazionale di Fratelli d’Italia) raccontando il suo ruolo all’interno dell’inchiesta che inizialmente portò a 16 arresti per affidamento illecito di minori. Secondo l’indagine infatti, nel sistema Bibbiano alcuni bambini sarebbero stati tolti ai propri genitori naturali in maniera illegittima per poi essere affidati ad amici o conoscenti delle persone indagate.

Durante la presentazione a Reggio Emilia, Margini era stato presentato con le seguenti parole: “Libero professionista, di Montecchio. Tra i genitori vittima dello scandalo di Bibbiano e punto di riferimento delle famiglie alle prese alle prese con le dure vicende che hanno coinvolto i servizi sociali della Val d’Enza”.

Le parole dell’uomo

La testimonianza dell’uomo era stata diffusa anche da numerose testate nazionali alle quali Margini raccontò come ebbe inizio il suo coinvolgimento nella vicenda: “Mi viene detto che io non posso vedere da solo i miei figli perché sono sospetto di essere un omofobo. […] Me li hanno portati via dopo la separazione da mia moglie, che ora ha una compagna”. A seguito di ciò, Margini ha iniziato a registrare segretamente gli incontri che aveva assieme agli assistenti sociali: “Quando sono arrivato a 7/8 pen drive le ho portate in procura e di fatto si è creato il la per l’inchiesta”.