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Sardine a Bibbiano contro Salvini: "Questa piazza si è fatta da sola"

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A pochi metri dalla piazza di Salvini, il popolo delle Sardine si è riunito a Bibbiano nell'ultimo atto della campagna elettorale per le regionali.

In contemporanea con il comizio di Matteo Salvini anche le Sardine si sono radunate a Bibbiano, comune ormai divenuto il simbolo di queste elezioni regionali in Emilia Romagna. A circa 200 metri dalla piazza leghista, le Sardine hanno scandito lo slogan “Bibbiano non si lega” e ribadito di essere li per difendere la cittadina emiliana dalla gogna mediatica a cui è stata sottoposta negli ultimi mesi dagli esponenti del centrodestra.

Sardine a Bibbiano contro Salvini

In apertura di manifestazione, due attivisti reggiani del popolo delle Sardine hanno manifestato il loro entusiasmo per quello che è l’affondo finale contro il sistema di propaganda leghista: “Siamo tantissimi, un mare colorato. Le sardine hanno inceppato la macchina dell’odio. Noi abbiamo scelto come farlo ma questa piazza si è fatta da sola, ed è bastato uscire di casa e andare nel mondo reale”.

Parlando inoltre dei continui riflettori puntato addosso al paese a seguito dell’inchiesta nota come Angeli e Demoni, e due attivisti hanno affermato: “Questo paese è diverso da come è stato montato mediaticamente. Bibbiano si merita pulizie di parole e non solo”.

Parla il leader Mattia Santori

Poco prima dell’inizio della manifestazione, il leader delle Sardine Mattia Santori ha evidenziato le differenza tra le due piazze che in serata si sono contese Bibbiano e l’intera regione: “È molto bello vedere come sui numero vinciamo ancora sessanta a zero nonostante sia la chiusura ufficiale della Lega in Emilia Romagna, ma al di la dei numeri è la qualità che è diversa. Nell’altra piazza erano tutti ad ascoltare un leader mentre qui c’è una comunità che si ritrova, la Bibbiano vera è questa”.

Concetti espressi nuovamente da Santori anche durante il suo intervento sul palco del raduno: “Il senso di questa manifestazione è rendersi contro di quanta discrepanza c’è tra il reale e la mediaticità di un fenomeno. Di quanto una macchina mediatica può falsare e creare discrepanza con la realtà. […] In termini di numeri, io sono passato di là ma mi sembra che siano un migliaio forse, qui saremo 4 o 5 mila, ci sono tante macchine che stanno arrivando. Questa è una comunità che ci ha chiesto aiutò per raccontare un altro tipo di Bibbiano”.

Arriva poi l’attacco esplicito al pubblico salviniano, accusato di essere stato pagato per poter presenziare in piazza della Repubblica [luogo del comizio di Salvini] e dare così l’impressione di una folla gremita al cospetto del segretario leghista: “La notizia è che Bibbiano è delle Sardine. Di là ci sono comparse pagate o costruite per essere lì. Il nostro movimento non vincerà se vinceremo le elezioni tra tre giorni, ma se ogni anno a Bibbiano ci sarà una festa della musica. Noi non siamo come Salvini, che passa e poi se ne va. Siamo diversi”.

L’annuncio del bagno al Papeete

Nel finale della manifestazione, Mattia Santori ha provocatoriamente annunciato un bagno al Papeete di Milano Marittima per la giornata di sabato 25 gennaio. Un modo per desalvinizzare un luogo cardine della propaganda della Lega: “L’unica roba che faremo una volta e basta sarà il bagno al Papeete sabato. Lo so che è una scelta che fa discutere. Però avevamo bisogno di divertirci, fare una ca**ata. Lasciatecela fare, sono due mesi che ci facciamo un mazzo così, e quindi era giusto riappropriarci di alcuni luoghi simbolo che sono stati per troppo tempo degli altri e che adesso abbiamo la potenza di fuoco per poterli riprendere. Bibbiano è nostra da oggi”.