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Sinner, il problema all'anca: perché è un infortunio comune nei tennisti

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Jannik Sinner si è ritirato dal Masters 1000 di Madrid a causa di un problema all'anca, un infortunio molto diffuso tra gli atleti

Un infortunio all’anca ha messo temporaneamente fuori gioco Jannik Sinner, costringendolo non solo a rinunciare agli Internazionali di Roma, ma anche a valutare attentamente la sua partecipazione al Roland Garros.

Sinner, il problema all’anca

La testa di serie numero 2 ha dovuto ritirarsi dal Masters 1000 di Madrid, scegliendo di concentrarsi unicamente sul recupero e sulla guarigione. Non si tratta tuttavia di un caso isolato. Nel mondo del tennis infatti le lesioni all’anca rappresentano una minaccia costante per gli atleti e se non vengono trattate con la massima cura rischiano di compromettere le loro carriere. Sinner si unisce a una lista sempre più lunga di giocatori che hanno dovuto affrontare questa sfida, come Andy Murray, che ha persino subito un intervento chirurgico per impiantare una protesi. Altri campioni come Lleyton Hewitt e Bob Bryan hanno dovuto affrontare battaglie simili con infortuni all’anca, dimostrando quanto sia cruciale la gestione e la prevenzione di queste lesioni.

Dove sarà curato Sinner

Il 22enne altoatesino ha scelto di curarsi presso il prestigioso J Medical, il centro medico della Juventus. Dopo il ritiro dal Masters 1000 di Madrid, il giovane tennista ha optato per una struttura di eccellenza per affrontare la riabilitazione. Durante una conferenza stampa in cui ha annunciato la sua assenza dagli Internazionali BNL d’Italia a Roma, Sinner ha confessato che inizialmente credeva che l’infortunio “non fosse qualcosa di grave, poi con la risonanza ho visto che c’è qualcosa che non va”.

Perché è un infortunio comune nei tennisti

Il vice presidente della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa, Andrea Bernetti, ha spiegato che uno sport come il tennis “induce un alto carico sull’articolazione dell’anca perché comporta movimenti di inizio e arresto rapidi, intensi e ripetuti, durante i quali i giocatori effettuano cambi di direzione improvvisi mentre corrono e colpiscono la palla ad alta velocità. In particolare, il diritto impone un elevato carico su anche e ginocchia”, come riportato da Rainews.it.