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Il futuro del Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti interviene e chiede chiarimenti

ponte sullo stretto corte dei conti

Dubbi della Corte dei Conti sul Ponte sullo Stretto: costi, procedure e ambiente sotto esame. Cosa succederà adesso?

La vicenda del Ponte sullo Stretto di Messina torna al centro dell’attenzione pubblica dopo che la Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti sulla recente delibera che approva il progetto definitivo. L’organo di controllo contabile ha sollevato dubbi su procedure, costi e stime di traffico, richiedendo al governo di fornire spiegazioni entro un termine preciso.

Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti chiede chiarimenti

La Corte dei Conti ha richiesto al governo chiarimenti e ulteriori informazioni sulla delibera del Cipess che ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. Nel documento inviato alla Presidenza del Consiglio, i magistrati contabili hanno evidenziato come la delibera appaia più una ricognizione delle attività degli enti coinvolti che una valutazione completa dei risultati istruttori.

Tra i rilievi principali figurano modalità non convenzionali di trasmissione degli atti, effettuata in parte tramite link al sito della società Stretto di Messina, e discrepanze tra l’importo certificato da KPMG (10,48 miliardi di euro) e quello approvato nel quadro economico (10,50 miliardi). La Corte ha, inoltre, chiesto dettagli sulle stime di traffico elaborate dalla società TPlan Consulting, fondamentali per il piano economico, e chiarimenti sulla validità della delibera del Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2025, che aveva definito l’opera di interesse pubblico per aggirare alcuni vincoli procedurali, sollevando anche interrogativi da parte della Commissione Europea.

Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti chiede chiarimenti: cosa succede ora

Il governo ha definito i rilievi della Corte come parte di un normale confronto tra amministrazioni, assicurando che tutti i chiarimenti richiesti saranno forniti entro i termini stabiliti. Secondo il ministero delle Infrastrutture, l’opera non è in discussione e gli uffici competenti sono già al lavoro per rispondere alle richieste.

Sul fronte politico, invece, le critiche non sono mancate: Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra ha definito i rilievi “gravissimi”, contestando le stime di traffico e sollevando dubbi su aspetti economici, ambientali e procedurali. Anche il Partito Democratico ha interpretato le osservazioni della Corte come una bocciatura, annunciando interrogazioni parlamentari per chiarire al Paese lo stato del progetto.

La Corte dei Conti ha fissato un termine di 20 giorni per la risposta, trascorso il quale potrà decidere “allo stato degli atti” o permettere all’amministrazione di ritirare la delibera in autotutela, condizionando così il possibile avvio dei cantieri e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.