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Ponte sullo stretto: richieste di integrazione da parte del ministero dell'ambiente

Ponte sullo stretto

Il ministero dell'ambiente ha richiesto documenti aggiuntivi alla società incaricata dell'opera

Il progetto del ponte sullo stretto continua ad essere al centro di dibattiti e valutazioni, questa volta a causa delle richieste di integrazioni avanzate dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

Richieste per una valutazione approfondita

La Società Stretto di Messina S.p.A. è stata chiamata a fornire 239 documenti aggiuntivi, sollevando dubbi riguardo agli effetti del progetto sui siti Natura 2000 e l’utilizzo delle terre. Le richieste di integrazione comprendono una serie di aspetti, tra cui la valutazione di impatto ambientale (Via), la valutazione di incidenza (Vinca) sui siti Natura 2000, il piano di utilizzo terre (Put) e la verifica di ottemperanza (Vo). Queste richieste indicano la necessità di una valutazione dettagliata degli impatti ambientali e delle conseguenze del progetto.

Un approccio prudente da parte del ministero dei trasporti

Il ministero dei trasporti ha assicurato che le integrazioni richieste saranno fornite entro 30 giorni e ha sottolineato l’importanza di approfondire tutti gli aspetti di un’opera così complessa. Questo approccio riflette la necessità di considerare attentamente le implicazioni ambientali e logistiche del progetto. Pietro Ciucci, amministratore delegato della società, ha accolto positivamente le richieste di integrazione, sottolineando l’impegno della società nel ridurre al minimo gli impatti ambientali dell’opera.