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Pordenone, ex militare ancora barricato in casa: minaccia di uccidersi. Il video: “Voglio che tutti sappiano”

Pordenone ex miliare ancora barricato minaccia uccidersi

Continuano le trattative a Pordenone: l’ex militare è ancora barricato in casa e minaccia di uccidersi. Gli aggiornamenti sulla situazione.

È ancora barricato in casa l’ex militare di 55 anni che, nel pomeriggio di mercoledì 30 agosto, si è trincerato nel suo appartamento di Cordovado, in provincia di Pordenone, dopo aver scoperto che gli era stata negata l’autorizzazione alla detenzione di armi. E minaccia di uccidersi con una pistola. Le trattative tra l’uomo e le forze dell’ordine sono ancora in corso.

Pordenone, ex militare ancora barricato nella sua abitazione: minaccia di uccidersi

A circa 24 ore dal momento in cui il 55enne è stato avvistato armato tra le vie di Cordovado e si è poi chiuso in casa, i negoziati tra le parti continuano ad andare avanti. Il Gruppo d’intervento speciale (Gis) dei Carabinieri pare sia pronto a fare irruzione nell’appartamento dell’ex militare.

Il Gis è noto per essere specializzato in operazioni antiterrorismo e antisequestro ed è addestrato a operare anche nelle situazioni più estreme. Se da un lato le trattative con l’ex militare vanno avanti, quindi, dall’altra i militari stanno pianificando una nuova tipologia di azione.

Il video su YouTube

Le trattative dei negoziatori dei carabinieri si sono protratte per ore nella speranza di riportare il 55enne alla ragione. L’ex militare, ingegnere di San Donà di Piave (Venezia), però resta fermo sulla sua posizione. Di conseguenza, già da tardo pomeriggio di mercoledì 30 agosto, l’area intorno all’abitazione dell’uomo è stata blindata e circondata da carabinieri e reparti speciali dell’Arma. Per motivi di sicurezza, poi, sono state interrotte le forniture di luce, gas e acqua in modo tale da costringere l’ex sottotenente a consegnarsi alle autorità.

Intanto, nella mattinata di giovedì 31, il 55enne ha postato un nuovo video su YouTube, il terzo da quando si è barricato in casa. “Voglio che tutti abbiano a disposizione quello che succederà”, dice l’uomo. “Marco, tu e i tuoi colleghi avete insistito più volte sul fatto che siete contenti di sapere che non mi sono già sparato, che non mi sono ammazzato. Il motivo per cui le armi mi sono state assegnate e sono qui con me è perché sono una bestia fisicamente e sono solido mentalmente”, ha aggiunto, rivolgendosi direttamente al negoziatore.

La sospensione delle forniture di acqua, luce e gas

Il contenuto di un altro audio, registrato al buio dopo che i carabinieri hanno staccato luce è gas, è stato ottenuto e divulgato da Adnkronos.

“Io sto bene al buio”, ha detto l’ex militare. “Prima di spegnere la luce, avreste potuto fare un sacco di cose, capire, se sei un abile interlocutore, quale sarebbe la tua posizione mentale se fossi al mio posto. Non ho alcuna intenzione di ammazzarmi, non ho tendenze suicide. Tu e i tuoi colleghi cosa ci fate qui, a giocare sulla vita altrui? Cosa racconti ai tuoi figli? Il motivo per cui le armi con me sono al sicuro, è che sono psicologicamente mentalmente estremamente radicato. Posso avere i miei ‘burst’ ma durante i miei burst di un secondo non ho mai rappresentato un pericolo per nessuno. Stai scherzando con la mia vita e lo sapevi dall’inizio, dicendomi pensavamo fossi già morto. Come mai ti viene in mente questa cosa? Forse perché la gente si ammazza quando arrivate voi?”.

Stando a quanto reso noto già nella serata di mercoledì dal questore di Pordenone, Luca Carocci, “l’uomo ha nella propria disponibilità molti fucili per uso sportivo”.